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Trizzino scatena bagarre Camera su morte assistita

Spero che chi vota no non si penta, proteste dal centrodestra

Il deputato Giorgio Trizzino  - (Sito Camera deputati)
Il deputato Giorgio Trizzino - (Sito Camera deputati)
10 marzo 2022 | 15.49
LETTURA: 3 minuti

Bagarre in Aula alla Camera prima del voto finale sulla legge sulla morte volontaria medicalmente assistita. Ad accendere gli animi le parole del deputato ex M5S Giorgio Trizzino: "Nessuno di noi -ha affermato- ha la verità in tasca, soprattutto quando ci si addentra nei temi dell'etica della vita e della morte. Concludo con un augurio rivolto a chi voterà contro questa legge: che non debba mai pentirsene".

Immediate le proteste degli esponenti del centrodestra, con l'intervento del deputato di Forza Italia Antonio Palmieri: "Mi era già successo personalmente due anni fa -ha ricordato- che il collega Trizzino in commissione mi avesse augurato di dovermi trovare nelle condizioni previste da questa norma. Credo sia gravissimo che su questo provvedimento un collega si alzi in Aula e auguri ai colleghi che non votano come lui di andare incontro alle sofferenze rispetto alle quali tutti noi abbiamo il massimo rispetto e la massima comprensione. Io già dimenticato e ho già perdonato per quanto mi riguarda, però questo modo è inconcepibile".

A quel punto Trizzino ha preso nuovamente la parola: "Alcuni di noi hanno esperienza diretta su casi di terminalità, quindi chiedo che ci sia un'apertura più ampia e una conoscenza più specifica di queste condizioni. In questo senso invito i colleghi ad essere presenti all'interno di quel tipo di sofferenze nella fase di terminalità. Non c'era alcun intento offensivo o evocativo di chissà quali auguri malefici".

due anni fa lo scontro con i leghisti definiti 'trogloditi ed incolti'

Non è la prima volta che Trizzino si rende protagonista di polemiche di questo tipo con esponenti di centrodestra. A giugno del 2020, nel pieno della pandemia e all'epoca del governo Conte 2, in un post su Facebook aveva accusato la Lega di un'"indegna gazzarra scatenata in commissione Bilancio" durante l'audizione dell'allora ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, "a cui hanno rivolto insulti ed offese che avevano programmato nei minimi dettagli con il loro capogruppo. Nessuna domanda solo provocazioni di bassa 'lega'. Quello che sono capaci di fare d'altronde. Solo questo! Ma si può andare avanti con simili soggetti? Trogloditi ed incolti che fanno rivalutare i parlamentari della Meloni che in confronto sono dei veri signori".

Parole poi rimbalzate in Aula per le proteste del deputato leghista Edoardo Ziello e che avevano determinato l'intervento dell'allora vicepresidente dell'Assemblea di Montecitorio, Mara Carfagna, presidente di turno, sottolineando la necessità che "i rapporti tra Gruppi politici e Gruppi parlamentari" siano "sempre ispirati al rispetto reciproco, indipendentemente dall'appartenenza politica".

Anche allora Trizzino dovette fare marcia indietro. "Se i colleghi della Lega si sono risentiti per questi aggettivi che ho utilizzato -disse intervenendo in Aula- me ne dolgo, chiedo scusa, ma auspico che da questa lezione se ne possano trarre tutti quegli auspici per migliorare la qualità di questo Parlamento, per migliorare il nostro modo di affrontarci, perchè è la società che ce lo chiede, è la gente che sta fuori di qui che vuole essere rappresentata da persone che utilizzano il confronto e il dialogo al più alto livello. È quello che non vediamo da un po' di tempo. Prendo atto che quanto accaduto verrà riferito al presidente Fico, ma voglio sottolineare che quanto ho detto è avvenuto all'interno di un mio sito personale non qui all'interno del Parlamento".

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