"Attacchi senza precedenti dal governo italiano". Sarà arrivata come una doccia gelata per il premier Giuseppe Conte l'annuncio della Francia di aver richiamato l'ambasciatore a Roma per consultazioni. Conte è in Libano, manca dall'Italia ormai da due giorni, ma fonti di governo immaginano il suo malessere, perché ai piani alti di Palazzo Chigi - spiegano fonti di governo - è noto come al presidente del Consiglio certe uscite di Lega e M5S creino disagio, se non addirittura imbarazzo.
"Sicuro è furioso, sicuro - rileva un esponente di governo all'Adnkronos -, Conte maschera il suo malessere dietro il consueto aplomb, ma anche il 'fuori onda' di Piazza Pulita che lo ha pizzicato con la Merkel la dice lunga sul reale stato delle cose". Un fuori onda, per dirla tutta, che non è andato giù nemmeno a Luigi Di Maio, che a fatica si è trattenuto dal rispondere per le rime. Ma per Conte è dura mediare da un lato tra i due azionisti di governo, dall'altro tra l'esecutivo che presiede con il resto degli attori, soprattutto sullo scenario internazionale. Anche perché, riflette la stessa fonte, "qui Salvini e Di Maio battono i pugni, ma poi al tavolo con Macron si ritrova lui, mica loro...".
Da Beirut, intanto, Conte spiega ai cronisti di non aver sentito il presidente francese dopo l'incidente diplomatico delle ultime ore. "Il rapporto tra Italia a Francia ha radici antiche e non può essere messo in discussione da contingenze", taglia corto il premier, assicurando che, nell'incontro con i gilet gialli, Di Maio ha agito come capo politico, e non come esponente del governo. Facile immaginare come anche le preoccupazioni filtrate dal Quirinale non lo lascino indifferente, anche se il premier taglia corto: "Non ho sentito Mattarella".
Fonti qualificate del Quirinale sottolineano che l'auspicio del capo dello Stato, appena rientrato a Roma dalla visita in Angola, è che si ristabilisca immediatamente un clima di fiducia con i Paesi amici e alleati. Un obiettivo che richiede la considerazione dei reciproci interessi nazionali e il pieno rispetto delle dinamiche istituzionali di ciascun Paese. Mattarella, ribadiscono le stesse fonti, sostiene quindi con forza la necessità di difendere e preservare i consolidati e preziosi rapporti di amicizia e collaborazione con la Francia.