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Roma, Grillo: "Abbiamo contro Governo e Regione"

(foto AdnKronos)
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21 febbraio 2017 | 11.20
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''Noi facciamo degli errori ma andiamo avanti. Noi siamo un'amministrazione diversa, abbiamo contro il Governo e la Regione'' ma andiamo avanti. Lo ha detto Beppe Grillo lasciando l'hotel Forum di Roma.

"Non sono venuto qui a dare direttive", ha detto il leader del M5S Beppe Grillo riferendosi all'iter procedurale per la costruzione dello stadio della Roma. "La decisione sarà presa nei prossimi giorni e sarà presa dal consiglio comunale, dal sindaco e dal consiglio regionale, poi vedremmo. Non spetta a me decidere...". "La base si rassicura - ha aggiunto Grillo - perché faremo le scelte in sintonia con il movimento".

Il progetto di costruzione dello stadio sarà votato on line? ''Vedremo'', taglia corto, spiegando che è normale avere ''delle contestazioni'' su di un progetto.

''Ieri Casaleggio ha parlato di programmi. Abbiamo dei programmi che verranno condivisi da tutti i cittadini attraverso un voto in rete. Non decido io nè Casaleggio - continua Grillo - ma decidono i cittadini. Le persone hanno bisogno di essere ascoltate. La Raggi ascolta tutti, con quelle orecchie poi grandi così lei ascolta tutti...'', scherza il leader pentastellato.

''Stiamo cercando di dire ai romani - dice ancora - che 'siamo con voi, siamo cittadini come voi'. Gli diciamo di tenere duro, ma non di stare a guardarci. Chiediamo ai romani di fare qualcosa nel proprio piccolo, di diventare sindaci dei propri metri quadrati''

A chi gli chiede un commento sull'operato della sindaca dopo l'arresto di Marra e il 'polizzagate', Grillo risponde: ''Lo ammette, lo abbiamo ammesso tutti: sono stati commessi degli errori, abbiamo fatto delle valutazioni sbagliate. Ma sbagliare dà un impulso a migliorare. La sindaca si è fidata di persone sbagliate. Ma, dovete capire, la dimensione di Roma è apocalittica...''. ''Facciamo degli errori - aggiunge -. Abbiamo sbagliato, è vero. Ma andiamo avanti''.

''Noi - ribadisce con forza - facciamo degli errori ma andiamo avanti. Noi siamo un'amministrazione diversa, abbiamo contro il Governo e la Regione''. ''I partiti sono morti. Ora non c'è più nulla, non c'è nessuno che abbia un'idea di futuro. Ci siamo solo noi'', continua. Il Movimento 5 Stelle invece resiste? ''Assolutamente sì'', assicura Grillo.

Il leader del Movimento Cinquestelle passa poi all'attacco della stampa: ''Sui giornali - dice rivolgendosi ai cronisti - parlate di Grillo e di populismo. Non dite che il Movimento 5 Stelle fa decidere tutto ai cittadini. La stampa è l'unico partito vero rimasto, finanziato con i soldi pubblici. Siete l'unico partito ancora rimasto''.

Prima di lasciare l'hotel Forum, Beppe Grillo smentisce le voci di lotte tra correnti all'interno del Movimento 5 Stelle e getta acqua sul fuoco: ''Non devo ricompattare nessuno. E' il mondo che si sta disimpattando, che non si compatta. Sono i partiti che non si compattano. Lo dicevo 4-5 anni fa. La base? La basa si rassicura, perché faremo scelte in sintonia con il movimento'', taglia corto l'ex comico genovese.

I candidati e la squadra di governo 5 Stelle verranno decisi prima delle elezioni, assicura poi Grillo parlando ancora con i giornalisti. ''Decideremo prima, assolutamente prima, stiamo selezionando e facendo il programma''.

Terminato l'incontro a Palazzo dei Beni Spagnoli con i rappresentati M5S al Senato, Grillo parla dei senatori e, più in generale, degli eletti: "Ogni tanto hanno bisogno di esser rassicurati. Siamo in ottimi rapporti, va tutto benissimo, se non ci foste voi come intermediari - dice rivolgendosi ai giornalisti presenti - andrebbe tutto meglio".

Ai cronisti che gli domandano quando si andrà al voto e se i 5 Stelle sono pronti per la sfida elettorale, Grillo risponde: "Noi siamo pronti, stiamo scegliendo la gente e il programma. Noi siamo prontissimi, sono loro, i partiti, che non sono pronti. Loro non faranno mai le elezioni ma pensano a mantenere i privilegi, che sono infiniti".

Il leader cinquestelle passa poi al 'caso Roma': "Non è così malandata come sembra", ma "è giusto che i cittadini si lamentino, pagano le tasse, qui le pagano il 30% in più". Per Grillo, c'è un problema di "percezione: ormai il 50% dei romani non crede più al romano". La ricetta? "Dobbiamo cambiare la percezione: se sei bombardato da notizie che Roma è sporca e non funziona la tua percezione cambia".

"Roma con i contributi che ha oggi è quasi impossibile" da gestire, "per questo ha aumentato il debito. Avrebbe bisogno di finanziamenti", continua Grillo. "Il problema - prosegue - è che Parigi e Londra vengono considerate capitali europee, Roma no".

"I tassisti hanno pienamente ragione, siamo al loro fianco. I nostri parlamentari - spiega ancora Grillo parlando delle manifestazioni ancora in corso nella Capitale - hanno presentato nella commissione competente un emendamento per abolire" la norma che li ha portati in piazza. "In 24 ore - va avanti - si può fare, il tassista va valorizzato perché è il biglietto da visita della città più bella del mondo". Quanto alla norma "del Pd che li penalizza, si può cambiare una legge in 24 ore".

"Noi abbiamo fatto un software" per i taxì - annuncia -, affinché "chiunque sale sulla macchina sente nella sua lingua la descrizione dei monumenti che vede nel percorso che sta facendo". Ma che consente anche "la possibilità di pagare in qualsiasi modo e di sapere in anticipo il prezzo", ha aggiunto Grillo spiegando che è stato lui stesso a mettere a punto il software per metterlo a disposizione della categoria.

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