Ma offre anche un'altra interpretazione: "Se Draghi vuol mollare governo, 'no' di Conte pretesto per crisi"
''Conosco Conte per la sua serietà: se dice una cosa, la fa perché ci crede. Quindi, io penso che faccia sul serio e vada fino in fondo ma non per far cadere il governo...". Lo dice all'Adnkronos il sondaggista Nicola Piepoli, presidente dell'istituto omonimo, commentando la 'linea ferma' di Giuseppe Conte sul 'no' all'aumento delle spese militari per l'Italia. ''Conte al governo ci tiene, è molto più moderato rispetto alle componenti del suo Movimento, ma questa battaglia sul 2% del Pil - spiega Piepoli - è troppo importante per i 5 Stelle, è un modo per dire 'siamo grandi e possiamo anche far cadere il governo, se vogliamo...'. Lui vuol portare il Movimento su posizioni moderate e quindi governative, però, questa è l'occasione buona per far vedere ai 5 stelle che segue la loro opinione su un tema fondamentale per il Movimento, il pacifismo. Della serie: i soldi si investono sulle persone malate, a favore di chi non ha reddito, non certo per acquistare carri armati...''.
Insomma, Conte, sottolinea il sondaggista, ''fa questa battaglia per tenere unito il suo partito e farlo finalmente uscire dalla tana e dal ribasso delle intenzioni di voti...''. Piepoli offre anche un'altra interpretazione della strategia 'contiana': ''Potrebbe essere una cosa seria quella di Conte, se è intenzione di Draghi mollare, perché sarebbe per l'attuale premier un pretesto, un ottimo pretesto per lasciare... Bisognerebbe quindi intervistare Draghi e chiedergli se vuole mollare, se è stufo del governo, se gli hanno fatto girare i cosiddetti....''.