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Scuola, domani Conferenza Regioni: al centro documento Iss

Boccia: "L’obiettivo dev’essere ottenere un documento condiviso da applicare su tutti dalla Valle D’Aosta alla Sicilia". Arcuri: "Da venerdì parte distribuzione banchi"

(Afp)
(Afp)
26 agosto 2020 | 13.02
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Domani, a quanto si apprende, si terrà una Conferenza delle Regioni, dove i governatori si confronteranno tra l'altro sul documento dell'Iss, in vista della riapertura della scuola, sulla gestione dei casi e focolai di Covid, all'indomani del vertice di oggi con il governo. Come trapela dall'incontro in corso, infatti, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha proposto ai presidenti di Regione e agli enti locali di adottare formalmente in Conferenza Unificata il documento Iss, con eventuali integrazioni o suggerimenti operativi per le attività delle Asl sui territori. Le Regioni hanno anche posto il tema degli organici e del trasporto pubblico locale per chiarire i limiti delle capienze.

"Il documento elaborato dall'Iss che ha coinvolto anche le Regioni - ha sottolineato a quanto si apprende Boccia - dà indicazioni serie su come gestire casi di contagio nelle scuole o tra le famiglie di studenti e personale della scuola; propongo ai presidenti di Regione ed enti locali di adottare formalmente in Conferenza Unificata il documento Iss, con eventuali integrazioni o suggerimenti operativi per le attività delle asl sui territori". Secondo Boccia, "l’obiettivo dev’essere ottenere un documento condiviso da applicare su tutti dalla Valle D’Aosta alla Sicilia. Abbiamo il dovere di dare a famiglie e scuole la garanzia di ricominciare nella massima sicurezza. Per questo motivo il coordinamento con Regioni e enti locali sarà un coordinamento convocato in maniera permanente fino all'avvio dell'anno scolastico per intervenire in tempo reale se dovesse presentarsi qualsiasi necessità".

Indicazione condivisa anche dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il "documento Iss è robusto e strutturato" per avere un "protocollo condiviso da adottare in tutto il Paese", ha detto Speranza secondo quanto riferito da fornti regionali. Resta, ha ricordato il ministro, un "testo aperto che potrà essere arricchito con il passare dei giorni. Un vademecum per l'apertura delle scuole che può essere sempre aggiornato con l'esperienza sul campo. Ci consente di affrontare l'apertura di settembre in sicurezza".

Intanto per le regioni il nodo da sciogliere in vista della riapertura è quello dei trasporti o si rischia "il caos, non ce la facciamo".

"Ho chiesto al Cts di esprimersi sul documento che le regioni hanno presentato", avrebbe detto il ministro dei Trasporti Paola De Micheli nel corso dell'incontro tra il governo e le autonomie locali. Tra le questioni in via di definizione in questi giorni, avrebbe continuato De Micheli, la "definizione più puntuale di congiunti per superare il distanziamento di un metro; la valutazione dei sistemi di filtraggio" e "molte aziende hanno mandato documentazione su tempi e modalità di filtraggio che ci consentiranno di permettere deroghe al metro di distanza", poi il tema dell'"utilizzo delle mascherine". La ministra avrebbe anche sottolineato la "grande capacità delle aziende di adattarsi alle mutate condizioni".

Per quanto riguarda la didattica invece il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ha sottolineato durante il vertice che grazie alle risorse stanziate per l'emergenza ci saranno oltre 70mila unità di organico in più per la ripartenza tra docenti e Ata.

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