Il sindaco di Napoli: "Non mi associo alla richiesta per mascherare l'inadeguatezza complessiva di governo nazionale e governo regionale"
"Non mi associo e non chiedo il rinvio dell'apertura delle scuole per mascherare l'inadeguatezza complessiva di chi, governo nazionale e governo regionale, sapeva da tempo che le scuole avrebbero riaperto a settembre e ancora discutono con che modalità debbano farlo". Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris all'Adnkronos, prendendo le distanze dalla richiesta avanzata dall'Anci Campania al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per lo slittamento dell'inizio dell'anno scolastico al 24 settembre.
"Tutto questo - spiega de Magistris - serve solo a mascherare l'incapacità di essere pronti per quella data, invece guarda caso sono tutti pronti a mantenere una scadenza elettorale che si poteva tranquillamente rinviare. La scuola è prioritaria rispetto alle elezioni, invece si mette davanti l'interesse personale di alcuni politici e di alcune forze politiche per rinviare l'inizio dell'anno scolastico a chissà quando, perché poi ci saranno anche i ballottaggi. Io non mi associo a chi, in qualche modo anche in buona fede, forse vuole assecondare macroscopiche inadeguatezze e anche interessi".
"Le elezioni sono un asse portante della democrazia, ma sarebbe stato più importante concentrarci tutti sulle esigenze primarie del Paese mettendo da parte gli interessi personali di alcuni. Si rinviassero le elezioni e ci impegniamo tutti a riaprire la scuola", aggiunge.
"Noi siamo pronti per partire - assicura de Magistris - nonostante non abbiamo avuto tutte le risorse che ci avevano promesso e non ci diano le direttive chiare su come organizzare il trasporto pubblico. Se vogliono rinviare l'inizio dell'anno scolastico, si assumessero altri la responsabilità, il sindaco di Napoli non si associa".
Secondo de Magistris "se hanno fissato le elezioni al 20 settembre, ben sapendo che si sarebbero riaperte le scuole, o sono stati incapaci prima o sono in ritardo adesso, oppure devono far prevalere le elezioni rispetto alla scuola. Il tema non è la data ma la mancanza di serietà, di programmazione e di adeguatezza, e la cosa più triste è che non hanno il coraggio di dire che prevalgono le elezioni perché ci sono interessi politici ben chiari in Campania e altrove. Se non riescono a fare entrambe le cose - conclude il sindaco di Napoli - si dica con chiarezza che è stato fatto un errore clamoroso facendole coincidere e a far questo sono stati il Governo nazionale e i governi regionali, non utilizzassero i sindaci per mascherare la loro incapacità di mettere la scuola al centro".