Il vicepremier: "Non penso ci siano Comuni di serie A o di serie B, quindi dico no a regali a qualcuno e non ad altri". Poi il lapsus: "Questo governo può andare avanti per altri 4 mesi"
Il decreto 'Salva Roma' non sarà inserito nel decreto Crescita. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a margine di un incontro con Eduardo Bolsonaro, parlamentare e figlio del presidente del Brasile. "Dal mio punto di vista no" ha risposto a chi gli chiedeva se il 'Salva Roma' sarà inserito nel provvedimento.
"Stiamo lavorando al decreto Crescita: non penso ci siano Comuni di serie A o di serie B. Quindi dico no a regali a qualcuno e non ad altri" ha detto Salvini. "Se vogliamo aiutare i Comuni, sarò il primo a farlo. Ma se c’è un intervento per aiutare un solo Comune, no".
AUTONOMIA - Per quanto riguarda l'autonomia regionale, non salterà perché è nel contratto di governo, ha detto il vicepremier. "Assolutamente no, l’autonomia è nel contratto e deve arrivare a casa, come la riduzione delle tasse, che è nel contratto e deve arrivare a casa".
ALLEANZE - Un potenziale governo con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni dopo le Europee, ha detto il vicepremier, "non è all'ordine del giorno e non ci sto pensando. E spero che nei 5 Stelle non ci sia una corrente di sinistra che pensa a un governo con il Pd".
LAPSUS - Poi, prima dell’incontro a Milano con Eduardo Bolsonaro, il lapsus sulla durata del governo. "Io dubbi non ne ho: questo governo sta facendo bene e può andare avanti a far bene per altri quattro mesi" ha detto, per poi correggersi subito dopo: "Quattro anni, quattro anni". Salvini ha spiegato che "questo governo, per quello che riguarda me e la Lega, va avanti fino in fondo. Se qualcun altro ha dei dubbi, chiedetelo a qualcun altro".