"Ne parlerò con il mio medico, eventualmente". Così Matteo Salvini, a Tagadà, su La7, risponde a chi gli chiede se quando sarà disponibile il vaccino per il Covid ne farà ricorso. Poi sulla app immuni ribadisce di non averla scaricata: "Non ho scaricato Immuni, non ritengo di essere un pericolo pubblico, se avessi sintomi mi farei i controlli del caso, sui dati degli italiani, quando c'è una potenza cinese che è in banca, negli ospedali, nei nostri dati, sono attento". Paura del Covid? "No, paura non ne ho. Ho qui la mascherina, bisogna stare attenti ed essere cauti. Non si può vivere di paura e di distanza", afferma. "La mascherina? Sì, certo. Mia figlia oggi è entrata in classe con la mascherina, quando la porto sulle giostre metto la mascherina e quando entro in un bar metto la mascherina, come è giusto che sia", prosegue. Capitolo tampone e test: "Li ho fatti? No. Ho donato due volte il sangue e fortunatamente tutto è tranquillo". Cosa dice ad un negazionista? "Bisogna portare rispetto a migliaia di morti e al lavoro dei medici, ma il termine negazionista non mi piace perché ricorda la follia dei lager nazisti e comunisti e dei campi di sterminio. La malattia c'è, uno che dice che il Covid non esiste ha dei problemi. Esiste, tante famiglie hanno pagato le conseguenze. Questo non significa che si debba alimentare la paura". E l'app Immuni? "L'ho scaricata? No, perché non ritengo di essere un pericolo pubblico. Se avessi i sintomi sarei il primo a correre a farmi tutti i controlli del caso". Cosa pensa dei No Vax? "Io rispetto le idee di tutti, non condanno a prescindere nessuno. Io ho vaccinato i miei figli ma ritengo che le mamme e i papà debbano essere liberi di sceglier". Per chiudere, un pensiero per Silvio Berlusconi: "Mando un abbraccio a Berlusconi, spiace per chi ha speculato su sua malattia, spero che torni presto più in forma di prima".