"La questione culturale di fondo è se l'Islam, l'applicazione letterale del dettato di Maometto, oggi è compatibile con i nostri valori, con la nostra libertà e con la nostra Costituzione. Ho fortissimi dubbi. Che l'Islam rappresenti un rischio è evidente, se la dichiarazione islamica dei diritti dell'uomo prevede che la giustizia islamica prevalga sulla giustizia nazionale per me è un problema". Così il segretario della Lega e candidato premier Matteo Salvini.
Stamane a Umbertide per una visita al cantiere del centro culturale islamico il leader del Carroccio ha scandito: "Chiudere le moschee illegali, voglio sapere chi finanzia, chi c'è dietro, da dove arrivano i soldi, chi predica e cosa predica".
"E' un dato di fatto - ha aggiunto - che nell'interpretazione letterale del Corano, che non è un testo interpretabile come per altre religioni, ma è la parola del profeta, la donna vale meno dell'uomo, la giustizia islamica prevale su quella italiana, quindi io non voglio che in casa mia si insedino persone per cui la donna vale meno dell'uomo".
"Io non ho mai avuto problemi con altre religioni, il problema dell'Islam - ha spiegato Salvini - è che è una legge e non una religione e secondo me è incompatibile coi nostri valori, i nostri diritti, le nostre libertà. Se dietro questa moschea c'è un regime islamico fondamentalista che finanzia, perché devo avere nel cuore dell'Umbria un insediamento di un Paese islamico oltranzista? Ci sono fondi del Qatar, non è un mistero, non ho servizi di intelligence. Ho detto no a Berlusconi sul condono edilizio per gli abusi e ribadisco il no per iniziative di questo genere su cui ci sono diverse inchieste aperte".