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Renzi: "Possiamo tornare a essere una locomotiva". Poi annuncia: "Leopolda sarà una sorpresa"

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04 dicembre 2015 | 18.26
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"Alcune previsioni segnano un potenziale rallentamento della ripresa" ma "i numeri sono più forti di qualsiasi valutazione" e "l'Italia ha tutto per tornare a essere una locomotiva". Lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua enews, parlando dei dati Censis resi noti oggi sulla crescita economica.

Leopolda - "Chi ha letto 'La terra degli uomini' può immaginare quante lezioni contenga per tutti noi. Ma anche chi non lo ha letto avrà modo di riflettere, discutere, ragionare insieme a tutti noi", scrive ancora Renzi a proposito della 'Leopolda' del libro di Santi Exupery dal quale la manifestazione di quest'anno prende il titolo. "La Leopolda ha aperto il sistema politico italiano, contribuendo a creare e formare una classe dirigente nuova. Sarà molto intrigante cercare adesso di capire cosa fare da grandi. E soprattutto come", spiega il premier aggiungendo: "Inutile dire che come sempre la Leopolda sarà una sorpresa (anche perché come sempre le scalette le decidiamo all'ultimo tuffo!). Per una settimana autorevoli commentatori hanno parlato di una Leopolda senza politici, quando è vero esattamente il contrario: la Leopolda è la casa della politica. Di una politica diversa da quella che i commentatori si aspettano, ma comunque politica. Anzi Politica, con la p maiuscola".

Libia - Anche politica estera nelle parole che il premier affida alla sua 'rubrica' elettronica: "Lo sforzo dell'Italia non si esaurisce nella cultura ma parte innanzitutto dalla diplomazia. Non è un caso, credo, che proprio in queste ore le principali potenze internazionali si stiano dando appuntamento a Roma a metà dicembre per discutere di Libia".

Pd - Infine uno sguardo al partito democratico: "Noi siamo spesso litigiosi, ma abbiamo anche tanti elementi di cui andare fieri. Noi non abbiamo padroni. Non abbiamo proprietari. Non abbiamo guru che ci spiegano che cosa fare da dietro un blog", dice riferendosi a 'Italia, coraggio!', l'iniziativa dei duemila banchetti nel prossimo week end. "Ci hanno votato in oltre undici milioni alle ultime elezioni di valenza nazionale, le europee. Ci hanno finanziato in più di cinquecentomila con il due per mille -prosegue il premier-. Ci onorano della loro fiducia (talvolta con un po' di delusione e rabbia, ma sempre con tanta lealtà) migliaia di persone per bene, militanti e volontari che domattina prenderanno un po' di freddo per una certa idea dell'Italia". "Siamo il Pd. E domani diciamo all'Italia che è il tempo del coraggio, non della paura", sottolinea il segretario/premier aggiungendo: "Con tutti i nostri difetti, con tutti i nostri limiti, però noi ci siamo. A viso aperto. Per restituire all'Italia il ruolo che le spetta. Ci vediamo domani, se vi va. In piazza".

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