Dopo l'addio al Pd, l'ex segretario dem annuncia il nome della nuova formazione politica: "Con noi 25 deputati e 15 senatori. Il governo non ha problemi, non ho nessuna intenzione di staccare la spina. Zingaretti resta un amico"
"Ci chiameremo 'Italia viva'". Matteo Renzi prima della registrazione di Porta a Porta risponde così a Bruno Vespa che gli chiede il nome della nuova formazione politica. "Il nome della nuova sfida che stiamo cercando di lanciare -ha detto Renzi- sarà Italia Viva. Il tema è che vogliamo parlare a quella gente che ha voglia di tornare a credere nella politica".
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"Io voglio molto bene al popolo del Pd, per sette anni ho cercato disperatamente, giorno dopo giorno, di dedicare loro la mia esperienza politica. Dopodiché i litigi, le polemiche, le divisioni erano la quotidianità. Ora che non sono più del Pd mi sento libero. Ho recuperato la libertà. Ora le domande sul Pd non me le possono più fare. Io delle correnti del Pd non parlo più, è un sollievo", aggiunge. I numeri: "Con noi 25 deputati e 15 senatori, domani i nomi".
Sulla tenuta dell'esecutivo, afferma: "Il governo non ha problemi, lo abbiamo fatto apposta per dare lunga vita al governo. Non ho nessuna intenzione di staccare la spina, perche dovrei?". "I parlamentari li ho lasciati tutti a Zingaretti. Basta con questa storia che se faccio una cosa io allora c'è sempre un retropensiero", dice ancora. "Da domani Nicola Zingaretti non è più il mio segretario, resta un amico. Quando diceva che non avrebbe fatto l'accordo con M5s era spiegabile la sua posizione. Attaccare Zingaretti su questo, lo dico da ex, è profondamente ingiusto. Da parte mia non ci sarà nessuna polemica", prosegue.
"Io al tavolo non mi siedo né con Zingaretti né con Di Maio. Per me vale il programma di governo e io sono impegnato a sostenere il governo", dice, spiegando di aver chiamato ieri sera Luigi Di Maio per informarlo delle sue decisioni.
A livello locale, "questa non è un'operazione per portare via amministratori al Pd. Noi vogliamo riportare le persone a credere nella politica. Fa bene Nardella a restare. Fanno bene i sindaci e i governatori, è giusto he restino lì". "Non è un segreto di Pulcinella ma ora che me ne sono andato via io, rientrerà la componente di sinistra. Penso che rientreranno e il Pd sarà libero dall'alibi che Renzi sposta il partito a destra. Adesso il Pd faccia il Pd", chiosa.
Quanto alla revoca o meno delle concessioni autostradali, Renzi ha detto che le farebbe "valutare all'avvocatura dello Stato". "Devono decidere loro. Se ci sono le condizioni si tolgono. Decide chi ha competenza in materia".
Dopo la registrazione di 'Porta a Porta', Matteo Renzi si è recato in un'abitazione privata a Roma dove, a quanto si apprende, sta incontrando alcuni parlamentari che lo seguiranno nel nuovo soggetto che si chiamerà 'Italia Viva', come ha annunciato nella trasmissione di Bruno Vespa. Al momento i parlamentari che seguiranno il senatore di Firenze sono 40, 25 deputati e 15 senatori. Tra chi non lo seguirà, come ha specificato lui stesso, c'è Anna Ascani. "Lo ha deciso lei", ha concluso.