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Renzi e i redditi: "Pago in un giorno il triplo di Conte in un anno". E Calenda sbotta

Il leader di Italia Viva: "Si devono imbarazzare i furbetti". Calenda: "Ma basta!"

Renzi e Calenda
Renzi e Calenda
28 dicembre 2023 | 14.22
LETTURA: 2 minuti

Matteo Renzi rivendica il merito di pagare un milione di euro in tasse. Carlo Calenda sbotta e, via social, 'invita' il leader di Italia Viva a cambiare argomento. I redditi dei parlamentari sono sotto i riflettori con la pubblicazione delle dichiarazioni. Renzi supera i 3 milioni di 'guadagni' ed è il più ricco tra Senato e Camera. All'altro estremo c'è Giuseppe Conte, che non va oltre i 24mila euro.

"In queste ore alcuni media si occupano con tono scandalizzato dei redditi dei parlamentari. Lasciatemelo dire a voce alta, cari amici: sono fiero di aver contribuito con più di un milione di euro alla vita della comunità. E non mi vergogno di pagare in un giorno il triplo di quello che Giuseppe Conte ha pagato in un anno. Perché chi paga le tasse non si vergogna mai. Si imbarazzino i furbetti, non i cittadini onesti", dice Renzi sui social. "Personalmente preferisco ammirare anziché invidiare, preferisco sorridere anziché recriminare, preferisco vivere anziché insultare. Buona giornata a tutti!", aggiunge.

Il post non piace a Calenda, che non nasconde il proprio giudizio: "Caro Matteo Renzi anche basta! Ci dobbiamo vergognare perché non prendiamo soldi da autocrati, imprenditori, lobbisti etc, mentre veniamo lautamente pagati dai cittadini italiani per svolgere una funzione pubblica? Questo è il messaggio? Il mondo all'incontrario, altro che liberalismo. Goditi i tuoi soldi serenamente ma non farci la morale. Grazie", afferma il leader di Azione, che inizia a discutere con utenti su X.

"Un rappresentante dei cittadini non prende soldi a destra e a manca compresi stati stranieri. E se avete perso il senso di ciò che comporta una carica pubblica avete perso il senso di cos’è la politica", dice ancora Calenda. "In questo esatto momento in Parlamento ci sono 114 avvocati eletti. Hanno rinunciato a lavorare?", chiede un utente. "No. Ma non hanno usato la loro funzione pubblica per lavorare. E la differenza è sostanziale. Su questo ti suggerirei di ascoltare le belle parole di Matteo Renzi del 2018. Dopodiché chissene -replica Calenda-. L'importante è non fare post sprezzanti verso chi sceglie di svolgere il suo mandato senza accettare altro denaro".

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