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Referendum, Renzi: "Ipotesi rinvio? Surreale"

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02 novembre 2016 | 13.35
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"Surreale". Matteo Renzi ha chiuso in poche battute la discussione sull'ipotetico rinvio del referendum. Il sasso nello stagno l'aveva lanciato Angelino Alfano: "Qualora una parte dell'opposizione fosse pronta a valutare un'ipotesi di rinvio, io sono convinto che sarebbe un gesto da prendere in considerazione". Una tesi che, come avevano già sottolineato in mattinata da palazzo Chigi, non ha hai trovato sponda dalle parti del presidente del Consiglio.

Nonostante questo, però, le parole del ministro dell'Interno hanno continuato a far discutere. Anche perché mentre le opposizioni si affettavano a chiudere al rinvio, gli uomini vicini ad Alfano insistevano sul fatto che la proposta non era stata una "intemerata" del leader di Ap. Così, all'ora di pranzo, Renzi ha deciso di parlare in chiaro: "Il rinvio non esiste".

Il premier, da quelle poche impressioni scambiate oggi su questo tema (Renzi ha lavorato sul post terremoto anche in vista del Cdm di venerdì e definito la Leopolda), si è subito fatta un'idea chiara della vicenda: "Come ministro dell'Interno, Alfano sta facendo bene", ha spiegato lui stesso parlando in Radio. Una puntualizzazione rivelatrice, perché dalle parti di palazzo Chigi si sono presto convinti che l'Alfano che ha parlato di rinvio era il capo di Ap. "E le sue parole erano rivolte soprattutto a Berlusconi", per usare parole circolate tra i renziani.

Il fatto, poi, che il premier abbia scelto di parlare nonostante la smentita della mattina, non sarebbe un elemento rivelatore di una "irritazione" di Renzi, che non trova riscontro a palazzo Chigi. Così come non regge lo schema "poliziotto buono, poliziotto cattivo" evocato da alcuni per spiegare la genesi della proposta Alfano.

Il 'tormentone' rinvio, piuttosto, in qualche modo Renzi l'aveva messo in conto: "Pur di non parlare del merito del referendum ogni giorno viene fuori un argomento a piacere", ha detto lui stesso nel suo intervento a Radio24. Ma, ha chiarito ancora Renzi, "il referendum non è in discussione". Nemmeno nelle ore immediatamente successive al terremoto, assicurano tutti quelli che già in quelle ore concitate hanno scambiato impressioni con i premier, il tema rinvio è mai rimbalzato nelle stanze di palazzo Chigi.

Anche quando a lanciare l'idea era stato Pierluigi Castagnetti, proposta che qualche retroscena aveva addirittura fatto risalire al Quirinale. "Il rinvio non esiste. Che senso avrebbe poi?", ha ripetuto anche oggi Renzi. E, infatti, di tutta risposta il premier/segretario ha ulteriormente definito gli appuntamenti in giro per l'Italia. A parte il comizio di Padova di domani sera, nel prossimo week end ci sarà la Leopolda. Una "edizione speciale", ha scritto Renzi nella sua enews, dedicata al terremoto, al futuro e anche al referendum: "Mostreremo come questa riforma può davvero cambiare la vita degli italiani".

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