Il segretario Pd rinsalda l'asse con Renzi
Al termine della terza votazione sul Colle non è ancora stato fissato il vertice con il centrodestra chiesto ieri sera da Pd, M5S e Leu. Enrico Letta ha passato le ultime ore al palazzo dei gruppi a Montecitorio. Contatti a tutto campo per il segretario dem. "Si stanno sentendo con centrodestra per cercare di mettere in piedi il 'conclave'...", dice un capogruppo di sinistra in Transatlantico. C'è stato, intanto, un nuovo faccia a faccia tra Letta e Matteo Renzi con cui i rapporti, ribadiscono più fonti, continuano ad essere più che buoni in questa fase.
"Un colloquio per concordare i prossimi passi", fanno sapere dal Nazareno. "Il segretario dem ha confermato che il Pd è contrario ad una candidatura di parte che spacchi la maggioranza. E che farà il possibile per bloccarla". Perché a questo punto della giornata ancora non è chiaro se Matteo Salvini intenda o meno forzare domani alla quarta votazione, quando il quorum scenderà a 505. E le parole di Letta, l'insistenza sul no al candidato di parte, fanno intendere che l'ipotesi è ancora in campo.
Dice un big Pd: "Se Salvini abbia intenzione di forzare o meno ancora non lo abbiamo chiaro. Quello che è certo è che se si va a una prova muscolare, la maggioranza di governo sarà messa a durissima prova". E Conte? "Anche in quel caso non ci è ancora del tutto chiaro cosa intenda fare....".
(Adnkronos) - Insomma, lavori in corso non solo per mettere in piedi il vertice di maggioranza ma anche all'interno degli schieramenti. Il centrodestra oggi sui è diviso nel voto in aula e i rumors in Transatlantico dicono che comunque la stessa Casellati non avrebbe il consenso dell'intero schieramento.
Il nome della presidente del Senato trova sugli scudi lo stesso leader dem: "Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all’opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un’operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto", ha scritto su Twitter.
Letta ha convocato i grandi elettori Pd solo alle 21 di stasera. Serviranno tutte le ore a disposizione per avere gli elementi per arrivare all'assemblea e decidere come comportarsi alla quarta votazione. L'incontro servirà comunque a fare il punto sulle prossime strategie. Se domani, con quota 505, ci sarà un nome del centrodestra, il fronte progressista potrebbe decidere di andare su un proprio candidato alternativo. Anche questo si sta lavorando in queste ore, un nome da concordare con gli alleati M5S e Leu. Resta, però, sempre possibile che i dem (e tutto il centrosinistra) decida di restare sulla scheda bianca. Entrambe le ipotesi hanno, all'interno del Pd, i proprio sponsor tra i Big dem.