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Blog di Grillo nel mirino del Pd. Lui precisa: "Rispondo solo per i post firmati da me"

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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15 marzo 2017 | 09.52
LETTURA: 2 minuti

a cura della redazione web

Beppe Grillo "non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio, del Blog, né degli account Twitter, né dei Tweet e non ha alcun potere di direzione né di controllo sul Blog, né sugli account Twitter, né sui tweet e tanto meno su ciò che ivi viene postato". E' quanto si legge nella memoria difensiva usata dai legali del leader del Movimento 5 Stelle in risposta a una querela del Pd e diffusa sui social dal tesoriere del partito Francesco Bonifazi. Bonifazi spiega che la causa contro Grillo venne intentata in seguito al duro attacco contro i dirigenti del partito democratico sferrato nel marzo scorso dal blog del Movimento.

"Tutti collusi. Tutti complici. Con le mani sporche di petrolio e denaro", si leggeva sul blog, con riferimento all'inchiesta sull'impianto di Tempa Rossa, che portò alle dimissioni dell'ex ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi. Ora invece il comico sembra fare un passo indietro negando ogni responsabilità. "Cioè scrive insulti e poi finge di non sapere chi è stato?", accusa Bonifazi, "una sola parola: vergognati, caro Beppe Grillo. La tua difesa è ridicola, se vuoi parlare a milioni di persone abbine rispetto e assumiti la responsabilità delle cose che dici e scrivi di fronte a loro e di fronte alla legge. Noi andremo fino in fondo".

A stretto giro è arrivata la replica del leader del M5S. "Il Blog beppegrillo.it è una comunità online di lettori, scrittori e attivisti a cui io ho dato vita e che ospita sia i miei interventi sia quelli di altre persone che gratuitamente offrono contributi per il Blog", spiega Grillo sul blog, "il pezzo oggetto della querela del Pd era un post non firmato, perciò non direttamente riconducibile al sottoscritto. I post di cui io sono direttamente responsabile sono quelli, come questo, che riportano la mia firma in calce". "Nessuno scandalo, nessuna novità", continua il capo del Movimento, "se non il rosicamento del Pd per aver per il momento perso la causa, cosa che Bonifazi ha scordato di dire. Nessuna diffamazione. Nessun insulto. Semplice informazione libera in rete. Malox?"


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