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Mourinho, esonero spiazza il tifo in Parlamento: "Roma ci metta la faccia"

Gasparri: "Non vorrei essere nei panni di chi ha preso questa decisione e di chi lo sostituirà"

José Mourinho
José Mourinho
16 gennaio 2024 | 13.16
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L'esonero di José Mourinho, che da oggi non è più l'allenatore della Roma, spiazza la 'curva Sud' in Parlamento. A prescindere dall'appartenenza politica, il siluramento dello Special One lascia perplessi i tifosi tra Camera e Senato. Non nasconde il suo dispiacere e la sua perplessità Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia e grande tifoso giallorosso. "Mou -dice all'AdnKronos- è uno dei giganti del calcio mondiale, quindi non vorrei essere nei panni di chi ha preso questa decisione e di chi lo sostituirà".

Gasparri ammette che i risultati ultimamente non erano quelli attesi: "Ci sono state alcune delusioni, ma il calcio non vive solo di risultati, ci sono le passioni, e il portoghese sapeva suscitarle, ci ha sempre messo la faccia, è stato un trascinatore, a volte ha difeso la squadra anche mentre la dirigenza restava in silenzio, forse perché non hanno ancora imparato l'italiano... ", ironizza l'azzurro della politica.

"Gli altri ci mettono i soldi -aggiunge- quindi hanno deciso, ma ci mettano il cuore. La Roma ci sarà pure dopo Mou, ma lui ha suscitato emozioni, è il non plus ultra, e quindi l'allontamento dispiace davvero...".

"E' giunto il momento che la proprietà faccia sentire la propria voce per indicare al pubblico romanista le prospettiva dei prossimi anni. Il silenzio è d'oro ma ci sono dei momenti in cui bisogna parlare, metterci la faccia. I Friedkin ci hanno sempre sorpreso con le loro scelte, ora è il momento che dicano quali sono i progetti per i prossimi anni", dice Paolo Cento, presidente del Roma club Montecitorio, dopo l'esonero di Mourinho.

"In questi due anni e mezzo Mourinho è stato l'unico che ci ha messo la faccia, in campo e fuori, e ha portato la Roma a un livello di credibilità internazionale che negli 20 anni non aveva mai avuto -spiega Cento all'Adnkronos-. Questo gli va riconosciuto e valeva la possibilità di avere un'altra chance per provare a salvare una stagione che vede la Roma ancora in competizione in Europa e in campionato".

Per l'ex deputato, "alcuni errori Mourinho li ha fatti, ma cambiare a metà gennaio se non si ha chiaro qual è il progetto per i prossimi tre anni è rischioso. Dopo di che, il compito dei tifosi è quello di stare vicino alla squadra, come sempre. Bisogna dare una spinta per una stagione che può ancora essere positiva". Su De Rossi sulla panchina giallorossa, Cento dice: "Per i tifosi è una icona, non si discute. Ma mi auguro ci sia una ponderazione molto forte da parte sua, ci vuole molta attenzione".

All'avversario ma sempre 'amico' Mourinho dedica un pensiero Ignazio La Russa, presidente del Senato e tifoso doc dell'Inter. "Onestamente sì, mi dispiace, perché io sono un mourinhiano. Secondo me, gli hanno affidato un compito impossibile con una squadra in cui Dybala è sempre rotto, Lukaku va a corrente alternata, gli infortuni. Che poteva fare di più?", si chiede. "Poi lui si carica tutte le avversità sulle spalle e chi se le carica se le pesa. Ma io resto mourinhiano".

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