La premier vede Michel: "A nessuno conviene dividersi, è favore ai trafficanti. Risposte strutturali a partire da difesa confini Ue". Poi sottolinea: "Sostenere investimenti con fondo sovrano europeo"
"A nessuno conviene dividersi su un tema" come quello dell'immigrazione "perché si rischia di fare un favore ai trafficanti di vite umane, questo credo che nessuno lo voglia e possa permetterselo". Così la premier Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.
"Sulle migrazioni bisogna avanzare con urgenza verso soluzioni europee a un problema che è europeo, come l'Italia sostiene da anni - ha sottolineato - Sono contenta che si stia affermando la consapevolezza che l'Ue può e deve intervenire partendo dalla difesa dei confini esterni. E c'è la consapevolezza che l'Italia non può governare e affrontare da sola la materia, legata alla sicurezza delle nostre società e dell'Europa intera".
"L'Europa - ha rimarcato - può e deve immaginare soluzioni strutturali alla sfida migratoria partendo dalla difesa dei confini esterni" europei. Per Meloni, "è tempo di lavorare insieme per prevenire i flussi arginandoli prima che arrivino ai confini europei".
Poi sull'Ucraina: "Al Consiglio europeo sarà fondamentale riaffermare la costante e forte coesione europea nel sostegno a Kiev", ha detto Meloni.
La premier ha parlato anche delle imprese. "Siamo tutti consapevoli - ha affermato - che L'Europa deve difendere le sue imprese e deve farlo con visione e con coraggio, assicurando parità di condizioni a tutti gli stati membri. Occorre dare segnali concreti a chi produce, semplificare gli strumenti esistenti. Secondo la posizione italiana questo significa soprattutto flessibilità sui fondi esistenti, il coraggio di investire sul futuro senza lasciare indietro nessuno. Serve cautela sul rilassamento delle regole sugli aiuti di Stato, l'obiettivo è sostenere le imprese senza rischiare di indebolire il mercato unico".
"Crediamo che serva il coraggio di realizzare strumenti come un fondo sovrano europeo - ha detto ancora - è una materia su cui non sarà facile accordarsi subito a 27 ma per noi è importante che si vada in quella direzione e si dica che si intende andare in quella direzione”.
La premier ha ricordato di aver "incontrato il presidente Michel per la prima volta lo scorso 3 novembre, in occasione della prima visita istituzionale del governo proprio a Bruxelles, per incontrare i massimi vertici" dell'Ue, "poi ci siamo visti varie volte negli appuntamenti" dell'Unione, "oggi questa visita è in vista della preparazione del Consiglio europeo straordinario del 9 e 10 febbraio", fissato su "materie importanti e sensibili e dimostra l'attenzione per la posizione italiana. Ci saranno alcune sfide per noi cruciali, come lo sono per l'Europa intera, in particolare sui temi economici e sull'immigrazione".
MICHEL - Charles Michel ha fatto gli auguri a Giorgia Meloni per i suoi primi 100 giorni al governo e l'ha ringraziata per "la cooperazione franca e sincera" di questi mesi tra l'Italia e l'Unione Europea. Nella dichiarazione alla stampa al termine dell'incontro con la premier a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio europeo ha affermato: "Dopo 100 giorni al governo voglio fare i migliori auguri alla premier e ringraziarla per la cooperazione a livello europeo, perché in questi ultimi mesi abbiamo avuto una cooperazione molto franca, diretta e sincera, basata sugli interessi dell'Italia, ma anche sulla volontà di tutelare l'Ue".
"Siamo molto mobilitati per sostenere la difesa e la tutela delle frontiere esterne dell'Ue e dell'Italia, che sono anche le frontiere esterne dell'Europa - ha detto Michel - Per essere efficaci dobbiamo essere mobilitati nella cooperazione con i Paesi terzi, di origine e di transito". Il presidente del Consiglio europeo ha sottolineato che "la percentuale di rimpatri e riammissioni" di migranti che arrivano in Europa "non è sufficiente", evidenziando anche la necessità di "portare avanti il lavoro con gli stati membri sulle conseguenze dell'immigrazione".
Poi sull'Ucraina: "Lavoriamo, con il sostegno dell'Italia, per garantire la nostra sicurezza, perché il mondo sarà meno sicuro se non saremo in grado di sostenere l'Ucraina".
Ancora, parlando del piano di aiuti americano, l'Inflation reduction act, Michel ha sottolineato che l'Ue "ha una carta vincente, è il mercato interno, un tesoro che dobbiamo difendere". "Il nostro principale alleato, gli Stati Uniti, sta realizzando un piano massiccio di aiuti statali per rendere l'industria più compatibile con le necessità attuali - ha affermato - Le decisioni che prenderemo al Consiglio europeo saranno decisive per i prossimi 10 anni. L'Ue ha una carta vincente, un tesoro costruito con pazienza, il mercato interno. E' una forza economica condivisa che è la solidità del progetto europeo, dobbiamo difenderlo".
Michel ha esortato a "dare prova di realismo e volontà politica". "Sono fiducioso sul fatto che con una buona preparazione, razionalità e buonsenso potremo affrontare tutti i problemi connessi con le sfide. Ci aspetta molto lavoro, ci dobbiamo rimboccare le maniche, dare prova di realismo e volontà politica per essere all'altezza delle sfide che dobbiamo affrontare" ha detto il presidente del Consiglio Ue.