"Sono un fallimento, sono specchietto per allodole". Bonaccini: "Gestire arrivi con accoglienza diffusa, serve equa distribuzione"
”Obbligare, non mi obbliga nessuno. Nel senso che il ministero degli Interni ha tutti gli strumenti per farseli, se vuole se li fa”. Queste le parole di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ad Agorà Rai Tre, sui Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri) per migranti in Toscana.
"Si dice 'facciamo più Cpr' ma è uno specchietto per le allodole", ha aggiunto.
"I centri per il rimpatrio - ha proseguito Giani - sono un fallimento anche nel decreto, perché si amplia la permanenza da 6 a 18 mesi, quindi già si accerta da parte dello Stato che oggi le procedure per il rimpatrio sono difficoltose. Il problema è l'accoglienza, non preoccuparsi di creare strutture che dovrebbero buttarli fuori dall'Italia, ma che abbiamo dimostrato in trent'anni che fuori dall'Italia non li buttano".
"Questi arrivi così impetuosi andrebbero gestiti con l'accoglienza diffusa, non con i grandi centri che non hanno mai risolto nulla". Così il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini che, intervenendo ad Omnibus, aggiunge: "Serve una equa distribuzione nelle regioni italiane; domani voglio vedere in chiaro i numeri, perché noi non abbiamo firmato l'accordo con il governo alcuni mesi fa ma ho l'impressione che stiamo facendo la nostra parte molto più di altre regioni che invece l'hanno firmato".
"E poi - contesta - se tu tagli i fondi alle prefetture per fare le gare e la gestione non si capisce a chi viene affidata, anche questo mi pare un punto molto chiaro rispetto a cosa sta accadendo. Inoltre chi paga la accoglienza ai minori non accompagnati? Lo stanno facendo i comuni, lo Stato non mette alcuna risorsa e questo sta diventando un problema drammatico". Senza tralasciare "il tema generale di posizionamento in Europa: il nostro isolamento nell'Ue lisciando il pelo a posizioni sovraniste è evidente che sta creando un problema ancora più grave di quello che già non è".
Bonaccini guarda quindi alla Bossi-Fini: "è evidente che quella legge non sta funzionando. Sarebbe da rivedere e sì lo avrebbe dovuto fare il Pd quando era al Governo. Dopodichè concludo: se Luca Zaia usa quelle parole, e non mi pare iscritto a Pd - chiosa - vuol dire che il problema va al di là della appartenenza politica. C'è c'è un problema di poca capacità di gestione di un fenomeno che sta sfuggendo al controllo".