"Che cosa ha spinto nel '50-'51 sei Paesi a mettere insieme carbone e acciaio, le basi dello sforzo bellico dei decenni precedenti, e poi questi 6 Paesi a mettere insieme mercato e energia atomico. Dopo 15 anni c'è stato un ampio allargamento, proseguito con ulteriori tappe. Qual è stato lo scopo, lo spirito dell'Europa? E' stato quello di abbandonare il passato mettendo in comune il futuro degli europei". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Riga per la riunione 'Arraiolos'.
"Tutto questo è messo, oggi, in discussione e in crisi. Noi dobbiamo far comprendere alle nostre pubbliche opinioni, ai nostri concittadini, che anche le realtà attuali" come "il mercato unico, lo spazio Schengen, l'unione monetaria, rispondono a questo stesso spirito, hanno lo stesso obiettivo: mettere in comune il futuro degli europei".
E, per il capo dello Stato, "non c'è movimento che possa mettere in discussione questo valore storico. Però va fatto comprendere con maggiore efficacia e con maggiore capacità. A questo sforzo di mettere in comune il futuro degli europei si è aggiunta la considerazione che senza questa prospettiva l'Europa non conterà nulla nel mondo".
"E' stato ricordato - ha aggiunto il presidente Mattarella - il ruolo di Stati Uniti, Russia, Cina. Quale paese dei nostri, anche il più solido e il più prospero, può essere un interlocutore che possa contrastare o comunque discutere amichevolmente o non amichevolmente, con questi colossi della comunità internazionale?".