Fico potrebbe salire al Colle nel pomeriggio di domani, ma non si esclude una brevissima proroga del suo mandato
Conto alla rovescia per l'esplorazione del presidente della Camera, Roberto Fico, per verificare la possibilità di una maggioranza politica composta a partire dai Gruppi che sostenevano il governo precedente, ora in crisi. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli ha dato tempo fino a domani per completare il suo tentativo e riferirne gli esiti e al Quirinale tutto è pronto per ascoltare quello che avrà da dire il numero uno di Montecitorio. Molto probabile che Fico abbia ancora a disposizione buona parte della giornata di domani. In mattinata, alle 11, il Capo dello Stato sarà infatti alla Cerimonia di presentazione della Relazione sull'attività svolta dal Consiglio di Stato e dai Tribunali amministrativi regionali nell'anno 2020, quindi un'udienza al Colle sarebbe possibile non prima dell'ora di pranzo.
Più plausibile quindi che Fico salga nel pomeriggio, magari anche verso sera, ma non si esclude che Mattarella possa concedergli di giocare i tempi supplementari, con una brevissima proroga del suo mandato. Se infatti si trattasse di sistemare ancora qualche dettaglio e il presidente della Camera avesse ancora bisogno di compiere il fatidico ultimo miglio per incasellare le tessere del mosaico ancora mancanti per far nascere il nuovo governo, non è escluso che possa riferire mercoledì.
A quel punto il Capo dello Stato si troverebbe con tutti gli elementi a disposizione per veder concretizzata la nascita di un esecutivo nuovo ma basato sulla stessa maggioranza che sosteneva il precedente e guidato, logica vuole, sempre da Giuseppe Conte. L''avvocato del popolo' verrebbe quindi convocato al Colle a stretto giro, quindi probabilmente sempre mercoledì, per ottenere per la terza volta in questa legislatura l'incarico di formare il nuovo governo.
Viceversa, se il tavolo di maggioranza dovesse saltare su nodi programmatici e/o sul nome del premier, a Fico non resterebbe che prendere atto del fallimento della sua esplorazione e riferirne al Presidente della Repubblica.
Un epilogo che naturalmente aprirebbe uno scenario totalmente nuovo. A quel punto infatti i saloni del Quirinale dovrebbero essere nuovamente allestiti per ospitare un secondo giro di consultazioni: l'obiettivo di Mattarella resterebbe sempre quello di verificare la possibilità di veder nascere un governo con un adeguato sostegno parlamentare, andando però oltre i confini entro i quali si sta lavorando in queste ore. Se ciò risultasse impossibile, non resterebbero che le urne.