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M5S, Spadafora: "Bene coinvolgere Conte, non sia operazione di facciata"

Così l'ex ministro dello Sport e deputato del M5s

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28 febbraio 2021 | 16.46
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"Ovvio che noi come M5s siamo in una fase molto delicata. Essere entrati nel governo Draghi ha provocato una spaccatura immensa e dopo la formazione del governo, con la nomina dei ministri e dei sottosegretari, la spaccatura è stata ancora peggiore. Questo forse perché le trattative non sono state condotte nel modo migliore. Ma non solo. Io parlo anche del peso politico del M5s all'interno del governo, ovvero quali ministeri abbiamo avuto e a quali battaglie abbiamo rinunciato perché abbiamo rinunciato ad alcuni ministeri che ci consentivano di fare le nostre battaglie storiche. Forse non lo abbiamo spiegato bene ai nostri elettori. Infatti adesso siamo penalizzati nei sondaggi, né alla nostra base e ai nostri attivisti. Il problema ora è di riuscire a fare un'analisi di quello che è successo. Il vertice è stato molto rapido e quindi hanno fatto un'analisi rapida ma da quello che mi è parso di capire, la soluzione prospettata è di coinvolgere il presidente Conte come leader del M5s. Io sono tra quelli che è convinto che questa sia una buona soluzione, purché, la scelta di coinvolgere Conte, non significhi coprire i problemi attuali". Lo ha detto l'ex ministro dello Sport e deputato del M5s, Vincenzo Spadafora, ospita di "Mezz'ora in più su Raitre.

"Scegliere Conte non vorrei che significhi coprire i problemi del M5s, coprire le nostre contraddizioni - ha continuato Spadafora - se coinvolgere Conte è soltanto un'operazione di comunicazione, perché così risaliamo nei sondaggi di qualche punto ma poi rimangono i problemi su come formiamo la nostra classe dirigente, su cosa fare con il limite dei due mandati, che rapporto dobbiamo avere con la piattaforma Rousseau...".

"Credo che Conte fino ad ora abbia avuto una posizione molto equidistante. Certo la posizioni cambiano di ora in ora, infatti si diceva che Conte avrebbe dovuto essere il leader di tutta un'area del centrosinistra. Oggi si sta prendendo un percorso del tutto diverso, perché se Conte diventa il leader del M5s, non è più il federatore, da qui al 2023 può succedere di tutto.

"Io credo molto nel valore aggiunto di Conte ma questo incoronarlo come leader del M5s penso debba avvenire con un percorso che prenda coscienza del fatto che siamo cambiati, che non ci vergogniamo di dire che siamo cambiati e che, insieme a lui cerchiamo di risolvere alcune cose che, anche se c'è lui, non ci permettono di venire a capo di certe contraddizioni", ha concluso Spadafora.

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