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M5S, ecco chi rischia stop candidature tra big e peones

Se resta regola circa 70 su 227 parlamentari non potrebbero essere ricandidati

M5S, ecco chi rischia stop candidature tra big e peones
17 giugno 2022 | 19.12
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Nel giorno in cui Giuseppe Conte partecipa alla Camera a un convegno sul tema della "longevità", si infiamma il dibattito sulla longevità, politica, dei parlamentari pentastellati grazie all'intervento di Beppe Grillo, che in un post apparso sul suo Blog torna a blindare la regola dei due mandati. La difesa, da parte del garante M5S, di uno dei principi cardine del Movimento arriva in vista della consultazione online che si terrà entro la fine del mese: gli iscritti del Movimento saranno infatti chiamati a decidere se mantenere o meno il limite di due mandati per gli eletti in Parlamento.

Un voto che sta facendo fibrillare non poco deputati e senatori, molti dei quali potrebbero vedere calare il sipario sulla loro carriera politica qualora la base dovesse dire sì al mantenimento della 'regola aurea'. Su 227 parlamentari M5S, sono una settantina gli eletti già al secondo mandato. Tra questi molti peones, ma anche figure di spicco del Movimento. A partire da quasi tutti gli attuali ministri del governo Draghi: parliamo di Luigi Di Maio, Federico D'Incà e Fabiana Dadone (mentre Stefano Patuanelli, senatore in questa legislatura, ha all'attivo un solo mandato come consigliere comunale a Trieste).

Per quanto riguarda la squadra dei sottosegretari e viceministri, sono al secondo giro di boa anche Dalila Nesci, Manlio Di Stefano, Carlo Sibilia e Laura Castelli. Il sottosegretario al Mit Giancarlo Cancelleri, pur non essendo mai stato eletto in Parlamento, ha invece già svolto due mandati come deputato all'Assemblea regionale siciliana.

Con questa legislatura si esaurisce anche il secondo mandato di ex esponenti di governo o sottogoverno come Vito Crimi, Riccardo Fraccaro, Vincenzo Santangelo, Simone Valente, Mattia Fantinati, Alfonso Bonafede, Vittorio Ferraresi, Angelo Tofalo, Andrea Cioffi, Davide Crippa, Salvatore Micillo, Danilo Toninelli, Claudio Cominardi, Gianluca Vacca, Giulia Grillo, Gianluca Castaldi, Mirella Liuzzi, Giuseppe L'Abbate, Nunzia Catalfo.

Stando alle attuali regole non potrebbero candidarsi per un nuovo mandato anche il presidente della Camera Roberto Fico, la vicepresidente di Montecitorio Maria Edera Spadoni, il questore della Camera Francesco D'Uva e le segretarie di Presidenza Azzurra Cancelleri e Federica Daga. Per quanto riguarda Palazzo Madama, lo stesso discorso vale per: la vicepresidente Paola Taverna, la questora Laura Bottici, i segretari di Presidenza Sergio Puglia e Michela Montevecchi.

La 'mannaia' del secondo mandato, se confermata dagli iscritti M5S, potrebbe abbattersi anche su altri volti noti del Movimento che attualmente presiedono Commissioni parlamentari: da Daniele Pesco a Massimo Girotto, da Giuseppe Brescia a Gianluca Rizzo, passando per Marialucia Lorefice, Filippo Gallinella e Sergio Battelli. Fanno parte del 'club secondo mandato', tra gli altri, anche Carla Ruocco (presidente della Commissione banche), Giulia Sarti, Marta Grande, Luigi Gallo, Francesca Businarolo, Paola Carinelli, Daniele Del Grosso, Federica Dieni, Luca Frusone, Tiziana Ciprini, Davide Tripiedi, Stefano Vignaroli, Alberto Airola, Daniela Donno.

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