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L'Italia tiene il punto, gelo con Macron

Matteo Salvini e Giuseppe Conte (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Matteo Salvini e Giuseppe Conte (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
14 giugno 2018 | 08.09
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Muro contro muro tra Roma e Parigi. Dopo le dure critiche rivolte dall'Eliseo al nostro Paese per la gestione della vicenda Aquarius, l'Italia vuole le scuse della Francia. Il presidente francese Emmanuel Macron non sembra però disposto a nessun passo indietro e anzi insiste sulla linea espressa. "Se diamo ragione a chi cerca la provocazione" rifiutando l'approdo di una nave, "aiutiamo forse la democrazia?", ha detto ieri Macron. Parole che suonano come una sfida.

In questo clima appare sempre più a rischio la visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte prevista per domani a Parigi. "Nessun dubbio: senza un chiarimento e le scuse di Macron all'Italia io resto a Roma. Non ho il minimo tentennamento, chi sbaglia - chiunque esso sia - deve chiedere scusa, prima che a me all'Italia. Abbiamo salvato milioni di vite umane, l'Europa tutta deve tenerlo a mente". Questo il ragionamento di Conte come raccontano fonti governative all'Adnkronos.

Il premier non ha ancora annullato il viaggio anche se, viene precisato da fonti di Palazzo Chigi, "l'ipotesi prevalente è quella dell'annullamento, perché non ci sono le condizioni". Intanto è già saltata la trasferta di ieri in Francia del ministro dell'Economia Giovanni Tria. L'incontro con l'omologo francese è stato rinviato a data da destinarsi.

A chiedere ieri pubblicamente alla Francia di scusarsi è stato il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini che parlando al Senato in riferimento alle accuse di Parigi ha detto: "La nostra storia di generosità e di volontariato non merita di essere apostrofata in questi termini da esponenti del governo francese che spero diano scuse". "Chiedo a Macron - ha aggiunto - di passare dalle parole ai fatti e accogliere i 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere per dare un segno concreto". Poi, lasciando palazzo Madama, Salvini ha aggiunto: "Conte è legittimato a non andare al vertice di Parigi, noi lo sosterremo".

Un passo ufficiale è stato fatto ieri anche dalla Farnesina che ha convocato l'ambasciatore francese in Italia. Il ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi ha ricevuto 'Incaricata d'Affari, Claire Anne Raulin, data l'assenza da Roma di Christian Masset. Il ministro degli Affari esteri ha comunicato che il governo italiano considera inaccettabili le parole usate da Parigi e ha chiarito che simili dichiarazioni stanno compromettendo le relazioni tra Italia e Francia. La tensione resta alle stelle, l'incidente diplomatico è a un passo.

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