Il leader Pd torna a criticare la decisione di Salvini e Meloni di sottoscrivere la Carta dei valori promossa dai premier ungherese e polacco. Dura replica della Lega: "Se vuole esca da governo"
Le "destre populiste e sovraniste raccontano agli italiani delle favole che non hanno alcun rapporto con la realtà. Non si può stare con Draghi e non si può stare con Orban allo stesso tempo: sono due politiche incompatibili, non si può tifare per l'Inter e il Milan contemporaneamente, non si è credibili". Lo ha affermato il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo alla Conferenza programmatica del Psi, tornando a criticare la decisione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni di sottoscrivere la Carta dei valori promossa dai premier ungherese, Viktor Orbán, e polacco, Mateusz Morawiecki.
"La nostra salvezza viene dall'Europa -ha ricordato Letta- il Pnrr è una scelta coraggiosa e totalmente innovativa. Le forze della sinistra che condividono questo grande impegno debbono stare insieme il più possibile. Io non sottovaluto il documento dei sedici partiti europei sovranisti che comprende due Primi ministri, Orban e Morawiecki, firmato anche da Salvini e Meloni", che "cambia molto lo scenario europeo e italiano. Non è possibile sottoscrivere quel documento -ha ribadito il leader Dem- e sostenere il Governo di Mario Draghi, è una contraddizione in termini chiara, evidente e netta".
"Uso un paragone banale, semplice, calcistico: è esattamente come se una persona dicesse che tifa Milan e Inter insieme. O si tifa Milan o si tifa Inter e in questo caso è esattamente la stessa cosa: o si sostiene il Governo Draghi o si sostengono le politiche europee di Orban, sono due cose totalmente diverse tra loro. Ed è quello che esattamente sta accadendo oggi in Italia, con la scelta di Salvini di sostenere il Governo Draghi e allo stesso tempo di fare una scelta totalmente incompatibile".
"In quel documento dei sedici c'è l'esatto opposto di quello che il Next Generation Eu rappresenta. Un'Europa generosa, che sia in grado di aiutare il nostro Paese in modo efficace e positivo ha bisogno della nostra unità. Gli altri si organizzano attorno a Orban, noi ci organizziamo attorno ai valori della democrazia, del rispetto, della tolleranza, attorno ai diritti e ai doveri di essere classe dirigente".
“Letta abbia la decenza di non parlare di alleanze, visto che pur di restare al potere il Pd si è alleato con chiunque: in Europa stava in maggioranza al fianco del Ppe anche quando c’era Orban e ora abbraccia i governi dei Paesi frugali che remavano contro l’Italia. In Italia, il Pd ha governato con chiunque, elemosinando il sostegno di avversari storici come Berlusconi, i grillini e perfino Renzi. Forti nel Palazzo, deboli nelle urne. Visto che Draghi lo sta smentendo su tutto (basti pensare al Mes o alla patrimoniale), Letta ne tragga le conseguenze e, se vuole, esca dal governo”. Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.