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Legge elettorale, gelo tra Renzi e Alfano

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29 maggio 2017 | 13.50
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Resta il gelo tra Matteo Renzi e Angelino Alfano sulla legge elettorale. I due leader si sono incontrati nel tardo pomeriggio, lontano da occhi indiscreti, ma il faccia a faccia, raccontano, sarebbe andato male. A dividere Pd e Alternativa popolare il cosiddetto sbarramento anti-cespugli al 5%.Una soglia considerata troppo alta dagli alfaniani, perchè li condannerebbe all'esclusione dal nuovo Parlamento. Le posizioni, dunque, restano distanti. Ap insiste per una soglia al 4%, ma i Dem non si smuovono. "Finora le posizioni restano molto, molto distanti sia sul tema della legge elettorale e sia sul tema della durata della legislatura" e "ho convocato la Direzione del partito il primo giugno". Lì "prenderemo le nostre decisioni", ha fatto sapere Angelino Alfano.

"Oggi pomeriggio, con il ministro Alfano e il collega Gianpiero D'Alia, abbiamo incontrato il segretario del Partito democratico", ha detto il capogruppo di Ap alla Camera, Maurizio Lupi, a 'Porta a porta'. "Alternativa popolare non minaccia nessuno. Noi vogliamo una buona legge elettorale che abbia governabilità e rappresentatività. A Renzi - ha sottolineato - abbiamo detto che il problema non è quello delle soglie di sbarramento" ma "stiamo parlando di un milione e 250mila voti oppure un milione e 950mila voti... cittadini che non hanno diritto di rappresentanza in Parlamento". Nella stessa trasmissione, il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato, ha mostrato una moderata fiducia: "Ap è sempre stato un partito responsabile" per cui "penso che una soluzione si trova su tutto. Ma è chiaro che se si fa una legge elettorale con uno sbarramento al 5% c'è un momento di fibrillazione in un partito che si sente scavalcato rispetto a una scelta che ritengo legittima". "Non è previsto alcun incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi", hanno fatto sapere nelle stesse ore fonti vicine a Renzi.

Legge elettorale, faccia a faccia Pd-M5S

Il colloquio mattutino tra il segretario del Pd e il leader di Ap, inizialmente programmato in Largo del Nazareno, doveva rimanere riservato ma sarebbe stato annullato da un Renzi irritato dalla 'fuga di notizie', visto che era stato anticipato ieri alle agenzie di stampa. Solo grazie alla mediazione di Lupi, riferiscono, Ap sarebbe riuscita a ricucire con i Dem in zona Cesarini. Il capogruppo alla Camera di Alternativa popolare avrebbe sentito Renzi e visto Ettore Rosato per chiarire e spiegare tutte le perplessità di Alfano di fronte a un accordo Fi-Dem sul proporzionale alla tedesca in cambio del voto in autunno, con lo sbarramento al 5% anti-piccoli.

Mentre il Pd incontrava nel primo pomeriggio gli altri partiti e negli uffici del gruppo Dem alla Camera e Dario Franceschini pranzava con i suoi al ristorante di Montecitorio, Alfano ha avuto nella sede del gruppo Ap un lungo colloquio proprio con Lupi, presente il deputato D'Alia, presidente dei 'Centristi per l'Europa'.

Domani sera, a palazzo Madama, a quanto apprende l'AdnKronos da fonti parlamentari Ap, Alfano riunirà il gruppo parlamentare per fare il punto della situazione e decidere sul da farsi. Mercoledì, a mezzogiorno, il ministro degli Esteri vedrà invece i deputati.

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