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Italexit, Paragone lascia il partito: "Dimissioni irrevocabili"

"La mancata ratifica del Mes da parte dell'attuale maggioranza ha ridotto lo spazio politico"

Gianluigi Paragone
Gianluigi Paragone
29 dicembre 2023 | 18.08
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Gianluigi Paragone si dimette da segretario di Italexit Per l'Italia, il partito che ha fondato nel suo percorso politico dopo l'addio al Movimento 5 Stelle. "Carissimi elettori, tesserati e simpatizzanti di Italexit Per l’Italia, la mia segreteria termina qui. Ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili", dice Paragone nella lettera con cui ha annunciato il passo indietro. Paragone ha anche specificato che il partito non potrà più avvalersi del suo nome e cognome per le proprie attività e nelle rilevazioni sondaggistiche. Secondo il rilevamento effettuato da Swg per il Tg La7 prima di Natale, a Per l'Italia con Paragone veniva attribuito l'1,7% in base alle intenzioni di voto.

Ma perché Paragone lascia proprio ora, dopo il no del Parlamento alla ratifica del Mes? "Non c'è una sola ragione che può motivare una scelta così radicale", ha spiegato l'ex segretario. "Ci si arriva perché il tempo fa maturare alcune idee e alcuni pensieri. Intanto avevo sempre detto che non sarei rimasto segretario a lungo: è giusto che altre persone si carichino l'impegno di elaborare, con rinnovato entusiasmo, tesi politiche. Penso che sia arrivato questo tempo: energie nuove per sfide da rilanciare a tempo pieno".

La mancata ratifica del Mes ha "ridotto lo spazio politico", anche se "la radicalità della nostra proposta va ben oltre il Mes. Ma l'essersi posizionati con fermezza su quel fronte consente all’attuale maggioranza (specie a Fratelli d’Italia e Lega) di godere di un bonus di fiducia e soprattutto di una posizione politica di negoziazione che renderà la vita difficile a chi si è arreso da tempo alle logiche di Bruxelles".

Cosa farà ora? "Continuerò a elaborare il mio pensiero nelle vesti che mi sono più proprie, ossia quelle giornalistiche e di saggista. Avendo accresciuto il mio impegno professionale (com’era normale che fosse non volendo campare di politica), non intendo generare confusione nell’elettore, nel telespettatore e nel lettore laddove guardandomi o leggendomi possa pensare: parla il politico o il giornalista?".

Non solo dimissioni, quindi, ma divorzio totale da Italexit. "Ecco, anche nel massimo rispetto altrui, è giusto che io sciolga totalmente il mio rapporto con il partito. Che da questo momento in avanti non potrà più avvalersi del mio nome e del mio cognome per le proprie attività: questione di correttezza. Pertanto ho dato mandato affinché sul sito scompaiano i miei riferimenti personali così da non generare confusione; chiederò inoltre alle società di sondaggio di eliminare il mio cognome dal nome del partito".

"Sono stati anni di intense battaglie, che rifarei tutte", ha concluso Paragone. "Per questo le tengo nella mia memoria e nel mio cuore. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato fiducia e sostegno. A tutti auguro buona strada".

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