"La posta in gioco è molto alta e credo che tutti quanti in maggioranza se ne rendano conto"
"I miei tempi coincidono con quelli dei miei alleati, credo che tutti ci si dia un orizzonte di 5 anni. Uno degli elementi di forza dell'Italia in questo momento credo sia proprio l'impressione di un governo che può avere una stabilità, un orizzonte di medio periodo. Questo è un grande elemento di forza: la posta in gioco è molto alta e credo che tutti quanti in maggioranza se ne rendano conto". Lo dice la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno, interpellata sulle prospettive dell'esecutivo.
Se il mio tempo è circolare o lineare? "Il mio tempo è cadenzato, è un tempo che continua a essere giusto se è cadenzato da risposte. Vorrei che si continuasse a vedere che noi stiamo lavorando, che stiamo affrontando grandi questioni spinose che nessuno aveva avuto il coraggio di affrontare, assumendoci la responsabilità delle scelte", dice la premier Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Sente il 'peso' della figura di Mario Draghi? "Chiaramente lo sento e mi fa piacere. Misurarmi con persone capaci e autorevoli è stata la sfida della mia vita. Invidio quelli che si divertono a essere qualcuno dimostrando l'impresentabilità dei loro avversari: a me non è mai piaciuto vincere facile", ha replicato Meloni.
"Draghi è una persona di grande autorevolezza a livello nazionale e internazionale, mi rendo conto dell'eredità", si tratta di una sfida "affascinante e penso che questo debba spingere me e tutto il governo a dimostrare che si può fare bene", rimarca. "Mi pare che rispetto alle dieci piaghe d'Egitto che sarebbero dovute arrivare nel cambio tra il vecchio e il nuovo governo, in fin dei conti stiamo ancora difendendo questa nazione nel migliore dei modi", ha poi osservato la leader di Fdi.
"Quanto ho fatto fino ad ora è di destra, altrimenti non l'avrei fatto... Non voglio sopravvivere, ma essere fiera'', ha poi aggiunto Meloni. "La mia intenzione non è sopravvivere. Devi essere fiero di quello che hai fatto e per esserlo devi essere coerente con quello in cui credi. Rivendico tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora, cosa mi piacerebbe lasciare? Una nazione orgogliosa e ottimista. Cose che ci mancano', dice. "Quello che ho portato al governo non lo posso dire io. Chi lavora con me dice che sono estremamente veloce, penso che le donne debbano esserlo, siamo abituate a fare tutto con una mano sola. Spero che la concretezza sia il valore aggiunto", aggiunge ancora. ''Io delle volte ho avuto l'impressione che noi donne fossimo le prime vittime dei tabù che ci erano stati imposti... L'ho detto tante volte: la competizione è competizione se competo a 360 gradi ma questo non significa che mi devo aspettare che gli altri mi regalino qualcosa. Nella competizione vera nessuno ti regala niente e se vuoi essere un leader, non puoi aspettare di essere messo da sopra. Ci devi essere per forza messo da sotto...''. ha poi spiegato.