Svolta sofferta per M5S. Di Maio: "Certo che dimostreremo maturità e responsabilità". Resta nodo Rousseau
"Le fragole sono mature". Beppe Grillo cala a Roma e porta il Movimento 5 Stelle nelle braccia di Mario Draghi. L'ennesima svolta sofferta di un M5S sempre più 'di governo' e sempre meno 'di lotta', che questa volta rischia davvero di creare una frattura insanabile. Ma il garante pentastellato - che oggi ha guidato la delegazione del Movimento nell'incontro con il premier incaricato - scende in campo per blindare i temi cari al M5S, dal reddito di cittadinanza alla difesa dell'ambiente, come gli chiedono di fare i suoi. In mattinata è Luigi Di Maio ad aprire le danze. "Sono certo che ancora una volta il Movimento 5 Stelle dimostrerà maturità e responsabilità istituzionale. Dobbiamo farlo per gli italiani, ci sono 209 miliardi da spendere", scrive su Facebook il ministro degli Esteri uscente ricordando che il M5S "è la prima forza politica in Parlamento".
Quasi contemporaneamente Grillo, in un post sul suo Blog dal titolo "In alto i profili", elenca i punti programmatici che il Movimento porterà al tavolo con Draghi. In primis Grillo chiede di "fondere in un ministero per la transizione ecologica gli attuali ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico". "Una persona di alto profilo scientifico e di visioni" dovrà prendere le redini di questo dicastero, al quale spetta "la competenza della politica energetica".
Per il garante bisogna anche "ridurre alle 'società benefit' l'imposta sul reddito d'impresa dall'attuale 24%" al "20% per grandi 'società benefit' (es. con più di 5 milioni di fatturato)" e "al 15% per 'Pmi società benefit'". E ancora: creare un "Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile" con personalità di "altissimo profilo scientifico" nominate dal Presidente della Repubblica; "ridurre sussidi ambientalmente nocivi" (20 miliardi).
La lista di Grillo nel corso della giornata si arricchisce di altri punti. Sul Blog spunta anche la creazione di un "ministero per i giovani"; l'inserimento nella Costituzione dei "principi di responsabilità generazionale e ambientale" per lo sviluppo sostenibile; forme di garanzia per i giovani come "corsi di formazione" e "finanziamento per start-up"; la creazione di un "fondo pensioni complementari per la transizione ecologica".
Per il Movimento il nuovo governo a guida Draghi "deve avere un'ambizione solidale, ambientalista, europeista". Lo sottolinea il reggente Vito Crimi al termine delle consultazioni e lo ribadisce lo stesso M5S in un post pubblicato sui canali social. "Noi abbiamo dato la nostra disponibilità al confronto e continueremo a farlo, ci sarà un altro incontro e valuteremo se ci sono le condizioni per avviare questa nuova sfida".
L'appuntamento è per martedì 9, quando si concluderà il secondo giro di incontri con il presidente incaricato. Alle 17.15 il M5S vedrà di nuovo Draghi e in quella sede saranno sciolti gli ultimi nodi prima del varo del nuovo esecutivo. Sullo sfondo resta l'incognita del voto sulla piattaforma Rousseau, chiesto a gran voce da Davide Casaleggio e dai malpancisti che vedono il possibile ingresso del M5S nel governo guidato dall'ex numero uno della Bce come una sciagura. "Consultazioni su Rousseau? Non abbiamo ancora deciso. Ci saranno sicuramente altre riunioni interne nel Movimento", promette il presidente dei senatori grillini Ettore Licheri lasciando il Palazzo dei gruppi di Montecitorio.
(di Antonio Atte)