L'ex ministro della Salute: "Abbiamo perso voti con gestione verticistica, serve più trasversalità"
“In questo anno al governo ho visto tutta una serie di cose che non andavano e che ho fatto presente a chi di dovere. Purtroppo la cosa che più mi ha dato fastidio è che non sono stata totalmente ascoltata da chi pensavo dovesse raccogliere le osservazioni di chi è da dieci anni nel Movimento, di chi è stato capogruppo e capolista, non ero certamente l’ultima arrivata. Per me è stato un anno molto difficile. Politicamente non mi sono sentita veramente appoggiata dal mio capo politico, mentre quello che diciamo è il mio capo spirituale Beppe Grillo mi è sempre stato vicino”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24, l’ex ministro della Salute e parlamentare del M5S Giulia Grillo.
“Sulla collettività delle decisioni nel Movimento 5 Stelle sicuramente c’è un dato importante, in un anno abbiamo perso molti voti, questo è innegabile ed è inutile nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Abbiamo perso alcune elezioni regionali che ci hanno visto impegnati tantissimo, a partire dall’Abruzzo. Una serie di passaggi delicati sono andati piuttosto male e con una gestione abbastanza verticistica, se non totalmente. Adesso è importante dire quale sarà il futuro del Movimento", ha detto ancora Giulia Grillo aggiungendo: "Ritengo che questo sia il momento storico in cui il Movimento deve capire cosa deve fare da grande con una fase di maturazione importante. Tutti noi riteniamo fondamentale ristabilire un maggior principio di trasversalità, che nel tempo è diventato sempre più verticistico partendo da un Movimento che era totalmente diverso”.