Per l'autore del libro 'Leader per forza. Storie di leadership che attraversano i deserti', "Quel che dobbiamo cercare oggi è una leadership capace di traghettare il mondo dal vecchio al nuovo che non è ancora cominciato"
"Abbiamo avuto difficoltà, come democrazie occidentali, nel rendere efficaci nella governance le leadership dei nostri Stati; mentre nelle autocrazie, grazie alla centralizzazione del potere e all’assenza in molti casi della burocrazia, la sfida è stata affrontata in maniera più diretta". Così Antonio Funiciello, autore del libro 'Leader per forza. Storie di leadership che attraversano i deserti', presentato a Palazzo Wedekind in un evento organizzato da Icch.
“L’idea del titolo - spiega - viene dalla Bibbia e da Mosè, quindi di un leader che liberò il suo popolo. Quel che dobbiamo cercare oggi è una leadership capace di traghettare il mondo dal vecchio al nuovo che non è ancora cominciato. La sfida è aperta e le democrazie occidentali potranno vincerla solo formando leadership capaci di attraversare i deserti con i propri popoli".
"Un buon leader - suggerisce - deve avere come tratto fondamentale quello di credere in quello che propone al popolo che guida, in maniera da essere convincente e trainante verso quello stesso popolo. L’altra capacità fondamentale deve essere quella di delegare ai propri collaboratori e al proprio staff. Trovo che sia essenziale rispettare i propri avversari e avere la non banale capacità di andare anche controcorrente”.