Dopo il post dove scriveva "ammazzateli tutti ste lesbiche, gay, pedofili", l'accusa è istigazione a delinquere
Istigazione a delinquere, aggravata dalla commissione del fatto attraverso strumenti informatici e telematici. E' l'accusa a cui è chiamato a rispondere Giuseppe Cannata, vicepresidente del Consiglio comunale di Vercelli a cui la procura ha inviato un avviso di garanzia a seguito del post pubblicato domenica sera dall’esponente politico su Facebook. Le parole del vicepresidente Cannata, membro di Fratelli d'Italia, si riferivano a un articolo sulle famiglie Arcobaleno postato dal senatore Pillon nel 2018. "E questi schifosi continuano imperterriti, ammazzateli tutti ste lesbiche, gay, pedofili", il contenuto del post choc.
Oggi, intanto, la Digos della Questura di Vercelli, insieme alla polizia scientifica, ha dato esecuzione a due decreti di perquisizione personale ed informatica per la ricerca sulla pagina personale del profilo facebook in uso da Giuseppe Cannata. La perquisizione informatica ha dato esito positivo.