L'allora direttore del 'Giornale': "Dichiarazioni ex leader An confermano scoop del Giornale, avevamo ragione"
"Ho sentito le dichiarazioni di Gianfranco Fini, e la cosa è sorprendente. Naturalmente andranno verificate, ma se è così come dice si è fatto fregare da quella che era una sorta di moglie, e questo mi dispiace. Certo, è stato anche un po' ingenuo, però se così fosse la sua colpa diminuisce parecchio dopo le dichiarazioni che ha fatto". Così Vittorio Feltri commenta, in un'intervista con l'Adnkronos, le dichiarazioni dell'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, rilasciate oggi nel corso del processo che lo vede imputato per riciclaggio relativamente alla vicenda della casa di Montecarlo.
Feltri era direttore de 'Il Giornale' all'epoca in cui il quotidiano fece il clamoroso scoop sulla vicenda che costò la carriera politica all'ex leader di Alleanza Nazionale. "Se gli credo? Beh, se dice che la società che ha acquistato la casa aveva tra i suoi soci e il fratello, la cosa fa riflettere, significa che è stato imbrogliato anche lui - afferma Feltri - E io quando uno è stato imbrogliato lo posso accusare di ingenuità, ma non di essere un fetente".
Il fondatore di 'Libero' ricorda poi i giorni in cui il suo Giornale lavorava sulla scottante inchiesta: "Noi all'epoca abbiamo scoperto questa cosa, avevamo avuto un input da Livio Caputo, che ci ha lasciato nel 2021, e io e i giornalisti che furono il braccio operativo, abbiamo cavalcato la notizia come meritava". Gli scrupoli di natura politica non furono presi in considerazione dagli autori dello scoop: "Se invece che Fini fosse stato Prodi sarebbe stata la stessa cosa - scandisce Feltri all'Adnkronos - Non abbiamo fatto distinzioni di tipo politico: il nostro è sempre stato un giornale tendente a destra, solo che di fronte a un fatto del genere non potevamo tacere. Noi facciamo i giornalisti. E adesso, con le sue dichiarazioni, lui stesso dice che avevamo ragione".