"Preferisco mettere 30 miliardi adesso per non perdere un milione di posti di lavoro"
Caro energia, bisogna intervenire subito. Lo dice a Casa Italia su Skytg24 il segretario della Lega Matteo Salvini. "Su un intervento immediato la vedo in maniera diversa da Draghi e Meloni, preferisco, da buon padre di famiglia o da presidente del consiglio il 26 settembre se il presidente Mattarella dovesse darmi l'incarico, mettere 30 miliardi a debito adesso, piuttosto che perdere 3 mesi, perdere un milione di posti di lavoro e doverne mettere 100 di miliardi".
"Sull'utilità delle sanzioni il dibattito è aperto, ma l'Europa protegga con uno scudo, un cappello, i cittadini. Come è accaduto con la pandemia. E' un secondo Covid, rischiamo il lockdown energetico con la strage dei posti di lavoro". "Non si cambia la posizione internazionale - insiste Salvini - se si vuole andare avanti con le sanzioni, che non stanno funzionando, va bene. Ma l'economia russa sta recuperando posizioni, e il fondo monetario internazionale prevede che la Russia guadagnerà a fine anno 227 miliardi di dollari".
"'La postura internazionale'? Messa a confronto con un milione di posti di lavoro a rischio..., - risponde Salvini - Se non arrivano soldi freschi i nostri comuni non avranno risorse per far stare al caldo gli anziani nelle case di riposo. Dopodiché, facciamo parte di una comunità a livello internazionale, l'Unione europea, la Nato, noi ci siamo. Se si decide di andare avanti con le sanzioni, noi andiamo avanti. Fermare la guerra costa sacrifici, ma questi sacrifici non li devono pagare i cittadini italiani".
UCRAINA - "Se vinciamo, non si mettono in discussione le alleanze" dice Salvini. "Continueremo a sostenere l'Ucraina e tutte le iniziative che la comunità internazionale porterà avanti". "Sono passati 6 mesi dalle sanzioni, lascio giudicare chi ci segue, e agli analisti americani l'efficacia di questo strumento. Andiamo avanti con le sanzioni, anche se non hanno messo in ginocchio la Russia, però l'Europa deve tutelare gli operai, i pensionati e gli imprenditori italiani - aggiunge il leader leghista - noi vogliamo continuare a sostenere tutte le iniziative che la comunità internazionale porta avanti, però non devono andarci di mezzo gli italiani. La Cisl parla di rischio di 1 milione di disoccupati".
REDDITO DI CITTADINANZA - "La forza del centro destra è che c'è un programma comune. Sul reddito di cittadinanza c'è l'impegno a lasciarlo come forma di sostegno doverosa a chi non può lavorare. Ma chi lo prende magari da tre anni e rifiuta offerta di lavoro, perde il diritto. C'è scritto nel programma".
NUCLEARE - "Il nucleare pulito e sicuro, di ultima generazione, emissioni zero, scorie quasi zero, è la forma di energia più green, più ecocompatibile, più moderna e meno costosa. Chi sceglie la lega sceglie il futuro e sceglie il nucleare".
Sulla lotta ai cambiamenti climatici, il leader leghista ha aggiunto, come sue proposte: "accelerare sulle rinnovabili, oggi la burocrazia sta bloccando pannelli solari, fotovoltaico, pale eoliche. Applicare il piano del Pnrr che prevede 6 milioni 600mila alberi da piantare nelle 14 aree metropolitane.