"Scadremmo davvero nel ridicolo. Fdi presente nei territori dove la sinistra ha smobilitato"
"Spero che non si giochi la campagna elettorale sul rischio fascismo perché in quel caso scadremmo davvero nel ridicolo". Lo afferma in una intervista a La Verità il professore Massimo Cacciari in vista delle elezioni politiche 2022.
"Non esiste la più remota possibilità di un'involuzione di quel genere - rimarca Cacciari - Semmai è un dramma generale della democrazia quello di tendere allo svuotamento dei parlamenti e all'accentuazione del potere esecutivo. Ed è una tendenza destinata ad aggravarsi se non si scrivono regole precise e riforme in senso presidenziale. Ma il fascismo non c'entra niente".
"Quella di Fratelli d'Italia è una destra sociale, un'identità storica della destra che l'Europa ha conosciuto spesso, e che si muove in territori dove la sinistra ha smobilitato completamente - dice Cacciari - i quartieri popolari, le periferie, i ceti a basso reddito. Lo dico da sempre che la sinistra da questo punto di vista dovrebbe occuparsi degli stessi temi: sanità, scuole, lavoro. Salvini invece è diverso: insiste sull'appello ideologico circa il rapporto con 'l'altro', senza accorgersi che su quel terreno invita gli avversari a nozze".
Il professore evidenzia che "l'agenda di Draghi è semplicemente l'agenda di tutti. Perlomeno nelle sue pagine fondamentali", "è la lista delle cose che dovremo fare per forza - spiega - Come affrontare la montagna del debito che continua a crescere? Quale politica fiscale dovremo avere? Dove tagliare? Sono tutte cose che dovremo decidere noi. L'agenda è quella, non ce ne sono mica altre: pensate forse che un governo di centrodestra non avrà più rapporti con l'Europa sul Pnrr? Ma figuriamoci. Quelli sono dei 'must' che resteranno intoccabili".