Udc pronta a 'riaprire' caso centristi
La prossima settimana il centrodestra entrerà nel vivo della trattativa sui collegi elettorali, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. E si aprirà il suk su quelli 'sicuri'. Dopo il vertice fiume di mercoledì scorso, conclusosi con l'accordo sulla premiership e la ripartizione degli uninominali, martedì dovrebbero tornare a riunirsi i leader per fare il punto della situazione, ma non ci sono conferme a riguardo. Di certo, raccontano fonti parlamentari, alle 10.30, presso gli uffici del gruppo Lega a Montecitorio si terrà una riunione con gli esperti di ciascun partito della coalizione, i cosiddetti sherpa. Stiamo parlando di Ignazio La Russa, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli per Fdi; Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti per la Lega; il governatore Roberto Occhiuto, i deputati Gregorio Fontana e Alessandro Sorte per Forza Italia; il senatore Antonio De Poli per l'Udc, Maurizio Lupi per Noi con l'Italia e un rappresentante di Coraggio Italia.
Sul tavolo, raccontano, ci sarà anche il caso dei centristi, dopo i malumori in casa Udc sulla quota di undici uninominali assegnata ai 'piccoli'. Il partito di Lorenzo Cesa, che si ritiene penalizzato, ancora non è chiaro se verrà considerato a 'carico' di Fi (e in quel caso correrà in lista con il partito di Silvio Berlusconi) o dovrà suddividere insieme a Coraggio Italia e Noi con l'Italia gli undici seggi 'concessi' da Fdi. Alla riunione dei tecnici, l'Udc, riferiscono, porrà il problema per riaprire il dossier con l'obiettivo di ricalibrare i collegi. In attesa di questo incontro, nel fine settimana continueranno incontri e contatti per provare a sciogliere tutti i nodi irrisolti e arrivare al nuovo summit dei leader con il terreno sminato.