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Elezioni 2022, Letta: "Berlusconi e Salvini nelle mani della Meloni"

Il leader dem: "Questa legge elettorale darà una maggioranza chiara, gli uni o gli altri"

Elezioni 2022, Letta:
27 luglio 2022 | 18.07
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"E' un giorno importante della politica italiana: Berlusconi e Salvini hanno scelto di consegnarsi nelle mani della Meloni, hanno scelto di far cadere Draghi per diventare dei gregari della Meloni". E' quanto ha commentato Enrico Letta a proposito del vertice di centrodestra a margine della Festa dell'Unità a San Miniato in provincia di Pisa. "Questo conferma che le elezioni saranno un confronto tra noi e Meloni'' aggiunge, sostenendo che "negli ultimi sette giorni si decide il futuro del Paese". "L'elettorato è mobile, nel 2018 chi poteva prevedere che un movimento politico avrebbe preso il 33%? Nessuno... Questo vuol dire che oggi la volatilità del voto è una regola, quindi noi abbiamo una grande determinazione". Alla domanda se Matteo Renzi possa far parte dell'alleanza, guidata dal Pd, risponde: "L'ho già detto, noi non mettiamo veti nei confronti di nessuno".

"Sono molto contento di iniziare da qui una lunga e bellissima strada che ci porterà al 25 settembre" dice Letta che risponde anche a una domanda sulla fine dell'alleanza con il M5S: "Non è un fallimento, rivendico questo percorso fatto con i 5 Stelle negli ultimi tre anni proprio adesso che è entrato in difficoltà".

"Se si fosse votato ad aprile, a scadenza naturale della legislatura, avrei voluto organizzare per la selezione delle candidature del Pd delle primarie aperte, per cui chiunque si voleva candidare avrebbe potuto farlo e poi gli iscritti avrebbero scelto. Vorrei che la base avesse la possibilità di farlo, non saremo in grado di farlo, ma cercheremo di fare le scelte nel modo più trasparente e aperto possibile, aperte alle esigenze dei territori". "Una scelta che ci dava la possibilità di fare la candidature, che purtroppo invece il nostro sistema assegna ai capi dei partiti politici. Questo è l'aspetto peggiore, i capi dei partiti politici fanno le liste sulla base del principio della fedeltà. Io vorrei che non andassimo in questa direzione" sottolinea il segretario del Pd. "Non accetterò e non firmerò liste con all'interno i trucchetti per fregare la rappresentanza femminile a vantaggio di quella maschile" avverte.

LA LEGGE ELETTORALE - "Sono determinatissimo e focalizzato sull'obiettivo" aveva detto alla presentazione del libro di Gianni Cuperlo 'Rinascimento europeo', nella sala Berlinguer a Montecitorio. "Queste elezioni - ha proseguito il segretario dem - sono per noi un tappone dolomitico, tutto in salita, incredibilmente affascinante ma anche incredibilmente difficile. E io voglio metterci, oltre alla determinazione, anche una certa 'scientificità'. Che consiste anche nell'impostare una giusta strategia che tenga conto della legge elettorale. Senza lasciare nulla al caso", ha spiegato Letta. 

"Questa legge elettorale una maggioranza la darà, il risultato sarà chiaro: o sole o luna. Non ci sarà una terza strada. La legge elettorale fa vincere gli uni o gli altri".

DRAGHI E LE PARTI SOCIALI - Parlando, poi, degli incontri di oggi a palazzo Chigi tra governo e parti sociali Letta ha sottolineato come "quello che è accaduto stamattina è stato un momento surreale. Non ho mai visto un governo, fatto cadere per motivi completamente diversi, che incontra le parti sociali e che - ha rimarcato il segretario Pd - non riesce a dare le risposte che vorrebbe dare perché è caduto e si è dimesso. Trovo che dia il senso della assurdità e della irresponsabilità di quanto accaduto. Quello che è successo stamattina - ha insistito Letta - rende l'idea della pochezza e della miopia di chi ha fatto cadere il governo".


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