"Le idee devono restare protagoniste. Io non ho sentito nessuno del PD pronunciarsi su questo in questi giorni". E' un passaggio del post con cui Alessandro Di Battista, su Facebook, dice "No ai Benetton, no a Malagò, no ai conflitti di interesse".
"Insisto. Un grande potere contrattuale deve imporre grande coraggio sui temi", dice prima di snocciolare le sue 'condizioni'. "Io, da cittadino e da persona che negli anni ha dato anima e corpo al Movimento pretendo: 1. La revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, un gruppo che ha socializzato i costi e privatizzato i profitti e che dopo la tragedia del Ponte Morandi non deve più toccare palla; 2. Che si porti a compimento la riforma dello sport per togliere potere clientelare dalle mani di Malagò (avvistato due giorni fa “stranamente” all’Olimpico accanto a Veltroni); 3. Che si realizzi finalmente una legge durissima sui conflitti di interessi e contro l’accentramento di potere, immenso male del nostro Paese. Non era solo un problema riguardante Berlusconi evidentemente".
"È il “deep State” (lo Stato occulto) il nemico principale degli interessi dei cittadini. A me interessa contrastarlo. Sono le mie idee e le idee devono restare protagoniste. Io non ho sentito nessuno del PD pronunciarsi su questo in questi giorni", conclude.