Il provvedimento sarà ripresentato in Parlamento a sei mesi dalla bocciatura
Dopo la bocciatura avvenuta sei mesi fa, il Ddl Zan contro l'omotransfobia verrà ripresentato in Parlamento. Vogliamo "riannodare quel filo che è stato spezzato sei mesi fa, consapevoli che quel testo è stato bocciato da questo Parlamento", spiega in conferenza stampa il segretario del Pd Enrico Letta. "Il nostro obiettivo non è una bandiera", assicura, ma "arrivare a una legge, non una legge purchessia, ma una legge che sia in grado di raggiungere l'obiettivo di difendere dai crimini d'odio. Essere in Parlamento a discutere di questo vuol dire essere aperti a una discussione con le altre parti politiche che abbiano voglia di far sì che si arrivi a una conclusione positiva. Riteniamo che sia possibile e doveroso entro la fine di questa legislatura".
"Non ci muoviamo - scandisce il leader Dem - in una logica di ultimatum e di sfida, ma di offerta a questo Senato di recuperare un rapporto con una parte importante del Paese".
"Una legge contro i crimini d'odio - gli fa eco Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd - è fondamentale, la ripresentiamo come approvata alla Camera, è un testo di mediazione assolutamente buono, speriamo in un miracolo, speriamo che chi l'ha votata alla Camera la rivoti al Senato, in modo che possa essere approvata de plano in terza lettura alla Camera prima della fine della legislatura".
"Non abbiamo dimenticato l'occasione persa di un percorso che era iniziato. Il Paese - ricorda Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato - ha chiesto a gran voce di andare avanti. Ritorna la nostra voglia di dare a questo Paese una legge contro i crimini d'odio, per questa la ripresentiamo".