L'esponente 5 Stelle in un messaggio ai parlamentari visionato dall'Adnkronos dopo l'apertura del Movimento a Renzi: "Io questa linea non la condivido". E su Fb: "Ci ripensi o arrivederci e grazie"
"Nessun rancore con chi non la pensa come me, ma io questa linea non la condivido. Se non condivido una cosa io mi faccio da parte e mi vivo la mia vita, di certo non faccio scissioni o mi metto a creare correnti... non è da me". Lo spiega Alessandro Di Battista, in un messaggio inviato ad alcuni parlamentari a lui vicini e visionato dall'Adnkronos.
Ora il Movimento 5 Stelle apre a Renzi e Italia Viva? Ci ripensi "altrimenti arrivederci e grazie". Così Alessandro Di Battista reagisce su Facebook alle dichiarazioni rilasciate dalla delegazione pentastellata al termine delle consultazioni al Quirinale.
"Il 12 gennaio scorso - scrive Di Battista - condivisi la linea presa dai principali esponenti del Movimento 5 Stelle e scrissi queste parole: 'Non so quel che farà o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che farà il Movimento. Ebbene io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti'. Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione".
"Tornare a sedersi con Renzi - prosegue Di Battista - significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un 'accoltellatore' professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. Ed ogni coltellata sarà un veto, un ostacolo al programma del Movimento e un tentativo di indirizzare i fondi del recovery verso le lobbies che da sempre rappresenta. L'ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie", conclude Di Battista lanciando il guanto di sfida.