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Covid Italia, Regioni a governo: "Via restrizioni entro Pasqua"

"Semplificare e governare transizione dopo stato emergenza". Le proposte delle Regioni

(foto Fotogramma)
(foto Fotogramma)
16 marzo 2022 | 15.28
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Stop alle restrizioni anti covid entro Pasqua. A chiederlo sono le Regioni. “Guardare al futuro, senza abbassare la guardia. Dobbiamo procedere verso la normalizzazione: proprio per questo, le Regioni hanno sottoposto al Governo una proposta di piano d'azione in vista del prossimo provvedimento che dovrà regolamentare la transizione dopo la cessazione dello stato di emergenza da Covid-19, con l'obiettivo che, ove le condizioni epidemiologiche lo permettano, si possa già ipotizzare l'abbandono delle restrizioni entro Pasqua", ha dichiarato il presidente Massimiliano Fedriga, al termine della riunione della Conferenza delle Regioni.

“La stratificazione di provvedimenti relativi alle misure di contrasto all’emergenza Covid-19 ha dato vita ad una serie di norme di difficile lettura e talvolta anche contraddittorie. Ora - ha concluso Fedriga - è necessario un processo di semplificazione dei provvedimenti che faciliti l’attuazione delle misure procedendo verso un percorso del superamento delle stesse”.

Per il la Conferenza delle Regioni sono “molti i temi che vanno affrontati: dai Dpi (mascherine) all’uso della certificazione verde, dalla sorveglianza scolastica al contact tracing, fino alla revisione degli indicatori di monitoraggio”.

LE PROPOSTE DELLE REGIONI - Mantenere le mascherine in tutti gli ambienti al chiuso, con l'obbligo di Ffp2 sui mezzi di trasporto, e all’aperto, in caso di assembramenti. E' una delle proposte che le Regioni hanno inviato al governo. In particolare le Regioni evidenziano che "con la decadenza dello stato di emergenza le mascherine chirurgiche non saranno più classificate come dpi'' e occorre quindi "prevedere una deroga" per evitare che in tutti i luoghi di lavoro diventi obbligatorio l’uso di mascherine Ffp2, "con evidenti maggiori costi non giustificati".

E ancora: eliminare il green pass per l’accesso ad attività che si svolgono esclusivamente all’aperto, come i ristoranti, ad eccezione dei contesti che per propria natura sono a rischio di assembramenti, come stadi, concerti, parchi di divertimento, per i quali si potrebbe valutare l’introduzione del green pass base invece di quello rafforzato, per arrivare al suo superamento nelle settimane successive alla scadenza dello stato di emergenza.

Tra le proposte, anche mantenere la misura dell’isolamento solo per i soggetti positivi a Sars-CoV-2 e sintomatici e attenta valutazione di eventi in comunità chiuse e semi-chiuse attraverso indagine epidemiologica, contact tracing e misure di controllo della diffusione dell’infezione.

E ancora: aggiornare, rispetto al contesto attuale, il sistema di monitoraggio. Le Regioni chiedono di monitorare l’andamento dell’epidemia attraverso la valutazione dell’incidenza settimanale e di avviare una revisione della reportistica giornaliera che potrebbe prendere in considerazione solo i dati sulle nuove positività ed occupazione dei posti letto su base settimanale, eliminando le comunicazioni quotidiane relative alla situazione della pandemia.

Nelle richiesta anche adottare provvedimenti nazionali che consentano di prorogare i contratti del personale assunto in via straordinaria a supporto delle attività connesse alla gestione dell’emergenza Covid-19.

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