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Conte e conferenza fine anno, cosa ha detto oggi

Conte e conferenza fine anno, cosa ha detto oggi
30 dicembre 2020 | 12.03
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Verifica di governo, Recovery Plan, emergenza coronavirus, vaccino covid, scuola. Sono gli argomenti che oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affronta nella conferenza stampa di fine anno.

GOVERNO - "Non possiamo permetterci di galleggiare, in questo clima di azione sospesa. Ci confronteremo sulle priorità e tutti saremo chiamati ad assumerci le rispettive responsabilità", dice Conte. "Gli ultimatum non appartengono al mio bagaglio culturale e politico. Io sono per il dialogo, per il confronto e per una sintesi superiore nell'interesse del paese. Questo governo è nato nel segno integralmente politico, è nato nel segno dello sviluppo sostenibile. Ci confronteremo sulle priorità e tutti saremo chiamati ad assumerci le rispettive responsabilità. Un presidente del Consiglio non sfida nessuno, ha la responsabilità di operare una sintesi politica e portare avanti un programma di governo", afferma. "Fino a quando ci sarò io ci saranno sempre passaggi chiari e franchi, tutti i protagonisti di questi passaggi si assumeranno le loro responsabilità". "Io lavoro con le forze di maggioranza, non ho mai pensato di fare squadra da solo", dice successivamente. "Sono disponibile a qualsiasi soluzione che rientri nel perimetro dell'interesse dei cittadini. Nel precedente abbiamo sperimentato la formula del vicepremier con scarso successo, ma non vuol dire: i soggetti cambiano, i protagonisti cambiano. Il problema non è cambiare squadra, bisogna lavorare nell'interesse del paese", spiega replicando ad una domanda su eventuali modifiche nella squadra di governo e sull'ipotesi di introdurre nuovamente la figura del vicepremier.

CRISI E VOTO ANTICIPATO - "Non mi cimento in questi scenari. Se verrà meno la fiducia di una forza di maggioranza, ci sarà un passaggio parlamentare e tutti esprimeranno la propria posizione assumendosi la responsabilità. Non voglio credere che in un contesto simile si arrivi ad uno scenario del genere, sarebbe insidioso e rischioso per quel patrimonio di credibilità che tutti -io, ministri, forze di maggioranza, abbiamo costruito", afferma.

"Io sono qui per programmare il futuro, non potrei mettermi qui a programmare una campagna elettorale e il ruolo che dovrei avere in una campagna elettorale. Non mi appartiene questa prospettiva", dice il premier rispondendo ad una domanda su un suo eventuale ruolo politico se si dovesse andare ad elezioni anticipate.

RECOVERY - "Dobbiamo assolutamente affrettare le risposte che il paese attende. Oggi al senato è in approvazione la legge di bilancio, il prossimo passaggio è il Recovery Plan. Dopo la bozza tecnica, dobbiamo fare una sintesi politica urgente, va fatta nei prossimi giorni. Dopo questa sintesi politica, da riportare nel Consiglio dei ministri, dobbiamo aprirci al confronto con le parti sociali e inviare il documento al Parlamento. Altrimenti rischiamo di arrivare in ritardo", dice Conte. "I tempi per la presentazione del progetto definitivo dovrebbero essere a metà febbraio. In questo momento abbiamo davanti a noi una prospettiva di fine legislatura, è una prospettiva politica molto particolare, stiamo attraversando una pandemia. Siamo stati sfidati per primi dalla pandemia nel mondo occidentale, ora stiamo subendo la seconda ondata, ma siamo riusciti a rafforzare la nostra credibilità in Italia e in Europa", aggiunge. "Non dobbiamo disperdere questo patrimonio e non dobbiamo disperdere l’occasione storica offerta dal Recovery Plan". "Non ho detto che va tutto bene -precisa successivamente-. Ho detto che dobbiamo affrettarci. Non sono qui a dire che va tutto bene, dico che dobbiamo accelerare, ho sollecitato i contributi delle forze di maggioranza e li stiamo esaminando. Speriamo di avere una riunione conclusiva al massimo ai primi di gennaio, dobbiamo correre".

VACCINO - La campagna di vaccinazione avrà il primo "impatto significativo" ad aprile. Il premier riepiloga il piano di vaccinazione: "Prima gli operatori sanitari, poi il personale e i residenti delle rsa: sono 1,8 milioni di persone. A seguire, saranno vaccinati gli ultraottantenni, 4,4 milioni di persone. Quindi toccherà alla "fascia 60-79 anni, sono 13,4 milioni di persone. Poi a soggetti con una patologia cronica, 7,4 milioni di persone, e poi a tutti gli altri. Procederemo rispettando queste indicazioni. Io lo farei subito per dare il buon esempio, ma rispetterò le priorità che sono state approvate dalle Camere e dalla conferenza stato-regioni". "Alla fine della fase 1 si avrà un impatto significativo, con la vaccinazione di 10-15 milioni di persone: non credo potrà essere prima di aprile, in primavera inoltrata noi potremo avere un primo impatto significativo".

OBBLIGO VACCINO - "Non lo valutiamo, lo escludiamo. Lasciamo che parta questo piano vaccinale, confidiamo di raggiungere una buona percentuale della popolazione su base facoltativa", spiega.

GERMANIA - "L'Italia, la Francia, la Germania e l'Olanda sono stati i primi paesi che si sono mossi per creare l'alleanza per i vaccini. Dopo aver preso contatto con le aziende che assicuravano maggiori risultati sul fronte della ricerca, hanno consegnato la palla alla Commissione Europea. E' stata una scelta politica, si riteneva che fosse necessario muoversi in modo compatto", dice rispondendo alla domanda sull'acquisto di vaccini da parte della Germania, che ha trattato direttamente con Pfizer/Biontech al di fuori dello schema Ue. "L'Italia non ha tentato di aggiudicarsi altre commesse perché le dosi negoziate contrattualmente a favore di Italia e Ue sono centinaia di milioni, sono sufficienti. L'Ue su nostra sollecitazione si è premurata di acquistarne in più per assicurare dosi a paesi balcanici e del nordafrica. All'articolo 7 del contratto e della decisione assunta dalla Commissione europea c'è il divieto di approvvigionarsi per via bilaterale se si accede" al vaccino "a livello europeo. Punto".

SCUOLA - "Auspico che il giorno 7" gennaio "le scuole secondarie di secondo grado possano ripartire con la didattica mista, almeno il 50 per cento in presenza nel segno della flessibilità", per garantire la sicurezza di studenti, famiglie, docenti e personale Ata, afferma il premier.

Conte sottolinea la possibilità di situazioni flessibili, "paese per paese, scuola per scuola" frutto del lavoro coordinato da parte delle prefetture, ammettendo che "il trasporto si è rivelato uno dei momenti più critici", perchè bisognerebbe "quintuplicare la flotta dei mezzi di trasporto Abbiamo investito tre miliardi per sostituire la flotta dei bus, stanziato 390 milioni per favorire il noleggio di mezzi privati, tutte iniziative che devono essere messe a terra a livello regionale".

MES - "Ho sempre detto che sarà il Parlamento a dover decidere se attivarlo o meno", dice il premier. "Va chiarito che non possiamo utilizzare neppure tutti i prestiti che ci arrivano da Next Generation EU, se utilizzassimo tutte queste risorse avremmo vari inconvenienti. Bisogna tenere in ordine la finanza pubblica, altrimenti crescerebbe il debito pubblico. Se non offriamo una prospettiva di riduzione" del debito "o se questa prospettiva non si completa in un arco temporale che non può essere trentennale, prenderemmo in giro i nostri giovani".

SERVIZI - "La legge del 2007 attribuisce al presidente del Consiglio la responsabilità politica e giuridica sulla sicurezza nazionale, ne rispondo comunque, che mi avvalga o meno della facoltà, non è obbligatorio. Queste funzioni non sono delegabili". "Abbiamo un organismo, il Copasir, che ha funzioni di vigilanza e controllo sull'operato del presidente del Consiglio e le Agenzie di intelligence, che garantisce rispetto dell'interesse generale -spiega il premier-. Chi chiede al Presidente del Consiglio di dover delegare deve spiegare perchè, non si fida del presidente del Consiglio? Allora bisogna cambiare la legge".

LAVORO - Con la fine del blocco dei licenziamenti, "il mercato del lavoro si preannuncia molto critico dopo marzo", uno scenario "molto preoccupante. Fin qui abbiamo costruito una cintura di protezione sociale che più o meno sta funzionando", ma occorre pensare alla "riforma degli ammortizzatori sociali e rendere più incisive le politiche attive del lavoro. Dobbiamo assolutamente lavorare nei prossimi giorni per non farci trovare impreparati, ci stiamo lavorando".

LEGGE ELETTORALE - "C'è stato un accordo tra le forze di maggioranza sulla legge elettorale e per un controbilanciamento dovuto al taglio del numero dei parlamentari". Questo tema "è tra le priorità fine legislatura e lo porrò all'attenzione del tavolo di confronto della maggioranza. E' un passaggio importante".

CARCERI - "Per la situazione delle carceri, in un periodo così complesso ci sono ulteriori preoccupazioni che si aggiungono. Se posso, nel complesso, per fortuna, la situazione è sotto controllo per la pandemia, su 53mila detenuti abbiamo 844 casi di positività al Covid, di cui sintomatici 35, ricoverati solo 25. Nel complesso le cautele adottate, ho verificato io stesso, ci sono".

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