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Secondo giro di colloqui per il presidente della Camera. Gli Europeisti: "Conte persona giusta". Autonomie con il premier: "Fare in fretta". Nencini: "Governo per fine legislatura"
Secondo giro di consultazioni al via per Roberto Fico, dopo il mandato esplorativo ricevuto da Mattarella per cercare una soluzione alla crisi di governo. Dopo aver ricevuto a Montecitorio gli Europeisti di Merlo, neonato gruppo di 'responsabili', è stata la volta del gruppo delle Autonomia al Senato, quindi del Centro democratico - Italiani in Europa di Tabacci, dei socialisti di Nencini e del Maie.
"Dall'incontro con il presidente Fico la prima cosa che abbiamo manifestato è lo sconcerto per una crisi che non abbiamo capito noi che siamo addetti ai lavori, figuriamoci i cittadini che stanno vivendo questo momento tragico. Per noi, occorre ripartire imprescindibilmente dal presidente del Consiglio uscente, Giuseppe Conte, che sosterremo convintamente". Così il deputato Antonio Tasso, esponente del Maie alla Camera, al termine delle consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico.
"L'incontro con il Presidente Fico è stato positivo. Abbiamo elencato a quest'ultimo tre punti prioritari: il primo riguarda la condivisione per una scelta di governo che abbia una natura politica con la maggioranza pre-esistente allargata a quanti volessero condividerne il programma; il secondo che si ragioni ad un Governo che arrivi a fine legislatura. I governi di fine legislatura sono stati quasi sempre di passaggio, i politologi li definivano governi balneari, oggi invece siamo in una condizione diversa. Infine, è necessario un programma puntiglioso e preciso per uscire dalla pandemia e nulla vieta che sia condiviso". Lo ha detto il senatore Riccardo Nencini, in rappresentanza del Psi, al termine delle consultazioni del gruppo Misto della Camera.
"Siamo per un governo politico, guidato da Conte, che arrivi al termine della legislatura, sapendo che l'alternativa è il governo del Presidente della Repubblica che porti il Paese alle votazioni, ma questo significa che il Parlamento non riesce a esprimere una maggioranza. Perché le opposizioni non hanno torto sul punto, questo non è un gioco", ha detto Bruno Tabacci, in rappresentanza di Centro Democratico - Italiani in Europa, al termine delle consultazioni del gruppo Misto della Camera con il presidente Fico. "Noi riteniamo Giuseppe Conte il punto di equilibrio possibile in questo finale di legislatura. Il programma va definito con Conte quando verrà incaricato, non prima, non funziona così", ha sottolineato ancora. "Non possiamo giocare, non possiamo dire: 'facciamo noi in fase esplorativa un programma e poi decidiamo chi lo realizza'. Secondo me non funziona così - rimarca ancora - la strada del governo politico è di responsabilità, vanno fatte con estrema chiarezza".
"Il fatto che sia dovuto intervenire il Quirinale per spiegare che l'ipotesi Draghi non esiste, vuol dire che chi ha sciorinato in questi giorni il suo nome lo ha fatto così', senza che ce ne fossero le ragioni", ha poi aggiunto.
"Abbiamo ribadito al presidente Fico la nostra indicazione: un incarico al presidente Conte in quanto riteniamo che questa sia la garanzia per una soluzione rapida e che possa dare continuità al lavoro portato avanti dal precedente governo, che noi riteniamo particolarmente soddisfacente". Lo ha detto Gianclaudio Bressa, a nome del gruppo delle Autonomie del Senato al termine delle consultazioni alla Camera. "Credo che siano previsti già oggi incontri per definire puntualmente le questioni programmatiche", ha poi sottolineato Bressa.
Nell'incontro con Fico, il gruppo Autonomie è tornato sulle "questioni più urgenti, che rappresentano istanze in continuità sul lavoro" portato avanti dal Conte II, come quello sulla "giustizia e sulle riforme istituzionali". Dunque Bressa ha spiegato di aver rimarcato a Fico la necessità di una "riforma della montagna" e una legge elettorale che garantisca e tuteli "la rappresentanza delle minoranze linguistiche", richiamando positivamente anche il lavoro portato avanti con il ministro Federico D'Incà nei cosiddetti tavoli sulle riforme.
"Per tutti questi motivi e per la stima che riponiamo - ha proseguito Bressa - abbiamo chiesto di fare in fretta e dare l'incarico per un nuovo governo al presidente Conte". Quanto al richiamo di Silvio Berlusconi per un governo di alto profilo, "ovviamente la nostra preferenza è quel che ho appena detto - risponde il rappresentante del gruppo Autonomie - alle opinioni di Berlusconi si deve sempre grande rispetto, ma per noi la scelta più opportuna e dare l'incarico a Conte".
Di fronte a questa emergenza pandemica e alla crisi economica, "serve un governo forte e una maggioranza coesa. Noi 'Europeisti' siamo disponibili a collaborare a un programma di legislatura che abbia come obiettivo il bene comune dell'Italia. E la persona giusta per portare avanti questa fase storica del Paese è Conte'', che rappresenta "l'unico punto di equilibrio possibile", ha spiegato il senatore Ricardo Merlo, presidente del Maie ed esponente di 'Europeisti'. Al suo fianco l'ex azzurra Maria Rosaria Rossi e Saverio De Bonis. La senatrice Rossi, in passato una delle più strette collaboratrici di Silvio Berlusconi, ha lasciato Fi dopo aver votato la fiducia al governo Conte e contribuito alla nascita del neo gruppo di 'responsabili' a palazzo Madama.
''A livello di contenuti siamo pronti a confrontarci su tutto e siamo convinti che la persona giusta per portare avanti questa fase storica del nostro Paese sia Giuseppe Conte. L'Italia ha bisogno di un governo forte e di una maggioranza coesa con un programma condiviso", ha detto poi il senatore Merlo al termine delle consultazioni, aggiungendo: "Questa crisi politica è lontana anni luce dai problemi reali degli italiani. Il nostro gruppo rafforzerà questa maggioranza".
"La nostra delegazione ha ribadito questa mattina al presidente della Camera dei deputati Roberto Fico l'esigenza di ricostituire subito un'azione di governo politico, efficace e di qualità, attorno al presidente Conte per affrontare le priorità che tutta l'Italia richiede. In primis l'azione più urgente è sconfiggere l'emergenza sanitaria con un eccezionale piano vaccinale garantendo al contempo la tenuta sociale ed economica del Paese. Quindi, programmare ed impiegare al meglio le risorse del Recovery Fund europeo. Non c'è più tempo da perdere", ha quindi dichiarato il senatore Raffaele Fantetti, presidente del gruppo 'Europeisti-Maie- Cd' al Senato.
Ieri, prima giornata di colloqui con i partiti, l'incontro con Movimento 5 Stelle, Pd, Leu e soprattutto Italia Viva, che non ha sciolto il nodo sul premier uscente. Se Pd e M5S hanno fatto quadrato blindando il nome di Conte - giudicato dai pentastellati "indiscutibile" e dai dem "la sola personalità capace di raccogliere i consensi necessari" - per il leader di Italia Viva Matteo Renzi i "nomi vengono dopo", mentre prima sarebbe necessario un documento scritto "che tolga alibi a tutti" sui temi che il nuovo esecutivo si troverà ad affrontare.
Quattro ore intense quelle che Fico affronterà oggi a partire dalle 10 e fino alle 14, con il termine dei colloqui. Questo il calendario della giornata del presidente della Camera: ore 10 – Gruppo parlamentare "Europeisti – MAIE – Centro Democratico" del Senato della Repubblica; ore 11.20 – Gruppo Parlamentare "Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)" del Senato della Repubblica; ore 12.40 – Gruppo Parlamentare Misto della Camera dei deputati limitatamente alle Componenti che fanno riferimento alla maggioranza: Centro Democratico- Italiani in Europa; Maie-Movimento associativo Italiani all'estero-Psi; Minoranze linguistiche; ore 14 – Gruppo Parlamentare Misto del Senato della Repubblica limitatamente ai componenti che fanno riferimento alla maggioranza.