Il ministro: "Possibile a partire da inizio 2024"
"C'è la necessità di un passaggio Governo-Regioni, dopodiché ci sarà un parere espresso dal Parlamento, l'intesa definitiva andrà in Parlamento e verrà votata dal Parlamento. Quindi non c'è nessuna fuga in avanti o rischio di blitz". Queste le parole del senatore Roberto Calderoli, parlamentare della Lega e Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, ad Agorà Rai Tre, condotto da Monica Giandotti, sulle modalità di approvazione delle intese sulle autonomie regionali.
”Io ho fatto una previsione temporale di un anno per l’approvazione della legge di attuazione in Parlamento e un anno per la definizione del Lep, dei costi e dei fabbisogni standard. Da quel momento e solo da quel momento ci sarà la possibilità per una Regione di sottoscrivere una pre-intesa. Quindi stiamo parlando ragionevolmente dell’inizio 2024", ha poi affermato a proposito dei tempi di attuazione.
"Così come si è fatto in tutti gli altri casi ai livelli essenziali, c'è una legge dello Stato, nel caso specifico la legge di Stabilità di quest'anno, che demanda al Consiglio dei ministri l'approvazione di una serie di Decreti del Presidente del Consiglio che vanno a definire questi Lep", ha detto ancora.
"Devo ricordare anche - ha rimarcato quindi Calderoli - che per due anni un governo giallorosso ha gestito tutte le fasi del Covid con dei Dpcm. Quindi non è che quando li fa la sinistra o i 5S sono buoni e sono cattivi quando li fa il centrodestra. Il Dpcm è uno strumento che nasce da una legge ed è quello strumento che ha quella duttilità necessaria per affrontare 23 materie".