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Alfano: "Torrisi non rappresenta Ap". Lui: "Non me ne vado"

Angelino Alfano (Foto Fotogramma)
Angelino Alfano (Foto Fotogramma)
06 aprile 2017 | 12.40
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"Prendo atto della scelta del senatore Torrisi. Amen. Ha scelto la sua strada. La nostra è diversa: il senatore Torrisi non rappresenta Ap al vertice della commissione Affari costituzionali". Così il presidente di Alternativa Popolare, Angelino Alfano.

Torrisi però non molla. ''Il gruppo di Alternativa Popolare al Senato mi ha espresso solidarietà, ha condiviso la mia posizione. Io resto al gruppo" dice il senatore all'Adnkronos. "Ieri c'è stata una riunione e io mi atterrò alle decisioni del gruppo parlamentare di cui faccio parte'', spiega.

Ma in una nota la capogruppo di Ap al Senato, Laura Bianconi, precisa: "Le riunioni di gruppo sono state prima delle parole di Alfano. Col massimo rispetto di Torrisi, io sto con Alfano e infatti ero accanto a lui quando, questa mattina, ha parlato. Il gruppo Ap del Senato è con Alfano. Per chiarezza, specifico che la solidarietà che hanno espresso alcuni colleghi a Torrisi è stata data per le prese di posizione di Orfini del Pd e non per altro''.

"Dal Pd leggo cose surreali dette da Orfini, quando nell'accaduto in commissione Affari costituzionali del Senato ci sono proprio responsabilità del Pd. Se la maggioranza è franata, dovrebbe essere il primo partito della maggioranza a porsi il problema di cosa abbia sbagliato" aveva detto in giornata Alfano in una conferenza stampa nella sede del partito.

"Non siamo nati ieri - ha aggiunto - e più che chiedere a Torrisi di rinunciare non possiamo fare, ma se qualcuno cerca pretesti per creare fibrillazioni nella legislatura e nel governo e andare a elezioni anticipate, allora lo dica chiaramente".

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"A Salvo Torrisi - ha precisato Alfano - ho chiesto di rinunciare alla presidenza della commissione Affari costituzionali perché spettava al Pd e noi rispettiamo i patti. Lui mi ha chiesto 24 ore per rifletterci e gli ho detto che va bene. Gli ho anche detto che la sua permanenza alla presidenza della commissione è incompatibile con la permanenza in Alternativa Popolare".

Intanto, però, Torrisi oggi ha partecipato alla sua prima seduta da presidente Affari costituzionali in un "clima tranquillo, normale", come viene descritto da qualche componente della commissione.

"Sono seriamente preoccupato per Alfano: il suo intervento mi è sembrato assolutamente irrituale e inconcepibile" ha dichiarato Torrisi al termine della seduta di oggi pomeriggio.

Torrisi ha sottolineato che "non c'è stato alcun complotto, è stata una vicenda tutta parlamentare. La mia preoccupazione ora è far funzionare la commissione. Se mi fossi dimesso ieri si sarebbe bloccata, mentre oggi abbiamo concluso la discussione generale e fissato il termine per gli emendamenti".

A una domanda circa la richiesta di dimissioni, Torrisi ha replicato: "Vediamo cosa succederà nel Pd. Se ha un nome per il quale vi siano anche i voti...".

A chi gli chiedeva un giudizio sulle 24 ore di tempo per decidere se restare presidente dell'organismo o prendere atto dell'incompatibilità con la permanenza in Alternativa Popolare, Torrisi ha risposto: "Sì, ho visto... ma poi mi domando: come si fa? Che fanno? C'è un'espulsione? Roba che nemmeno il Partito comunista sovietico, lasciando perdere il Partito comunista italiano...".

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