"Il paese sta con le pezze al ... e ancora parliamo del 25 aprile, mi sembra veramente l'ultimo dei problemi, mi sembra addirittura una provocazione". Alessandra Mussolini, intervistata dall'AdnKronos, spiega che quello della festa della liberazione dal nazifascismo è "l'ultimo dei temi in questo momento". "Ci sono - dice - altre priorità: il lavoro, la ripartenza, il 25 passa in cavalleria, dobbiamo andare avanti, anche perché il problema della gente è arrivare a fine mese".
"Bisogna andare avanti con pragmatismo, non con le fregnacce di questi che parlano di fascismo, certo - aggiunge la nipote del duce, riferendosi alle tensioni in seno al governo, tra Pd e M5S - quando ci sono due persone anziché una a decidere litigano, purtroppo è così, la politica è questo".
"Parlare ora del 25 aprile mi pare una provocazione", sottolinea la Mussolini. "E' molto più evocativo il primo maggio, la festa del lavoro, che vince su tutto, visto che siamo a terra, il primo maggio, poi, è una festa che unisce, il 25 aprile continua a essere divisivo".
Per la Mussolini chi parla di nuovo fascismo, come le Sardine, che parlano di deriva neofascista con Salvini e la Meloni "sono rimaste al previrus". "Non sono - conclude - riusciti a evolversi, sono patetici, dicono queste cose, si attaccano al 25 aprile, mentre bisogna pensare al lavoro, al primo maggio. Altro che fascismo, qua c'è la povertà vera".