Per gli esperti bisogna adeguare a un consumo dei messaggi più veloce
Ottocentocinquantamila spettatori giornalieri, con punte di un milione e mezzo grazie alle tv locali, hanno seguito le campagne elettorali in Abruzzo e Sardegna in questi primi mesi del 2024. Lo rivela uno studio della multinazionale della comunicazione OmnicomMediaGroup che ha monitorato il consumo sui device tecnologici relativo ai principali talk politici serali. Secondo l'analisi, commissionata dal quotidiano Libero, nel periodo gennaio-marzo 850.000 utenti al giorno (con picchi di un milione e mezzo sommando anche le tv locali) ha seguito le ultime vicende politiche sui nuovi mezzi tecnologici, ovvero smart tv, pc, tablet, smartphone e altri non predefiniti come le consolle di gaming.
Inoltre, stando sempre allo studio di OmnicomMediaGroup, Lilli Gruber e Bruno Vespa sono stati i conduttori più seguiti sui tablet, rispettivamente con 16.573 e 13.561 utenti, nei primi mesi del 2024. Per quanto riguarda invece i talk politici serali, in testa alla top 10 dei più seguiti in streaming si colloca "Otto e mezzo" su La7 (304.800 spettatori medi), seguito da "Propaganda Live" su La7 (108.282) e da "DiMartedì" sempre su La7 (90.621). Poi "Porta a porta" su Rai 1 (85.583), "Piazzapulita" su La7 (54.550), "Fuori dal coro" su Rete 4 (54.499), "Dritto e rovescio" su Rete 4 (52.210), "È sempre Cartabianca" su Rete 4 (21.175), "Quarta Repubblica" su Rete 4 (26.580) e "Zona bianca" su Rete 4 (17.428).
Oltre a essere primo sui tablet, "Otto e mezzo" primeggia nettamente anche nella fruizione su pc (128.996 utenti giornalieri) e smartphone (157.659). Per quel che riguarda invece le smart tv, a sorpresa in testa c'è "Fuori dal coro" (30.662 utenti al dì) seguito da "Dritto e rovescio" (26.030) e da "Porta a porta" (23.800). Il dato è importante poiché consente a media planner come OmnicomMediaGroup di verificare la fruibilità di un messaggio politico su piattaforme che tendenzialmente hanno un profilo molto più giovane rispetto alla tv generalista. Infatti, quasi il 50% dei ragazzi tra 18 e 34 anni si affida solo allo streaming con un consumo più volubile e inframmezzato, on demand: per intercettare questo pubblico i messaggi devono essere più brevi, incisivi, diretti ed emotivi.