Con un comunicato inviato ai sindacati, Stellantis annuncia la cassa integrazione per i dipendenti dello stabilimento di Mirafiori
Stellantis annuncia un mese intero di cassa integrazione per i dipendenti dello stabilimento di Mirafiori.
Il noto sito produttivo fiore all’occhiello della produzione del Gruppo Stellantis è in evidente difficoltà e ciò lo si evince da un comunicato che l’azienda ha inviato ai Sindacati dove si annuncia che le linee produttive si fermeranno dal 12 febbraio al 30 marzo.
Uno stop di quasi due mesi, una battuta d’arresto che Carlos Tavares, CEO di Stellantis aveva già preannunciato in un’intervista a Bloomberg, dove dichiarava apertamente e senza mezzi termini che in assenza di sussidi governativi, a causa della scarsa domanda di auto elettriche, i siti di Pomigliano d’Arco e Mirafiori erano a rischio di possibili tagli e/o cassa integrazione.
Saranno oltre 2.200 i dipendenti coinvolti nella cassa integrazione a Mirafiori, la vettura che subirà una maggior “penalizzazione” sarà la 500 elettrica, ne saranno prodotte circa la metà, una decisone che avrà evidenti ripercussioni anche sulla strategia produttiva del Gruppo Stellantis che prevedeva di raggiungere il traguardo delle 100.000 unità entro fine anno, realisticamente ne saranno prodotte poco più di 40mila unità.
Anche la Casa del Tridente è coinvolta in questo vortice di assestamento produttivo, il lancio della nuova Maserati Quattroporte è stato rinviato così quello della rinnovata Ghibli. Non sfuggirà a questo taglio netto produttivo nemmeno la cara e vecchia Levante, le unità prodotte del maxi SUV italiano saranno sensibilmente inferiori rispetto al passato.