Nel 2025 saranno emanati nuovi bonus auto, questo è quanto dichiarato dal Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Dopo il salvataggio dell’impianto di Crevalcore della Magneti Marelli a seguito della cessione a Tecnomeccanica, gli ecobonus anche per il prossimo anno, saranno erogati a tutto beneficio del comparto automotive.
Nel 2022 erano stati stanziati i primi ecobonus manovra che ha avuto un grande successo nel corso degli anni a venire. Così è previsto un surplus di 750 milioni di euro per il 2025 e un miliardo di euro per il quadriennio che va dal 2026 al 2030.
L’obiettivo è di svecchiare non solo il parco auto circolante in Italia, tra i più obsoleti in Europa, ma anche di favorire la transizione energetica, in favore di auto a basse emissioni e con alimentazioni alternative.
Sul tavolo anche una manovra per favorire l’acquisto di auto prodotte in Europa, un passaggio questo, fondamentale non solo per dare nuova linfa vitale ai costruttori automobilistici del Vecchio Continente, ma anche ad impedire, seppur indirettamente, l’avanzata di Marchi asiatici.
Non è esclusa, vista l’apertura del Governo italiano verso un secondo costruttore nazionale, l’avanzata di diversi Marchi Cinesi intenti a costruire i loro modelli, o quantomeno ad assemblarli, lungo la penisola. Una manovra che, seppur contro Stellantis, unico costruttore nazionale, potrebbe di fatto favorire nuovi investimenti in Italia, avvantaggiando anche la filiera aftermarket.
Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA, ha dichiarato: “E’ giunto il momento di dedicare almeno altrettanta attenzione alle politiche di sostegno all’offerta e alle politiche industriali per accompagnare nella transizione energetica l’intera filiera produttiva automotive, che non è formata soltanto da Costruttori e componentisti, ma anche da comparti come le società di engineering e gli allestitori di veicoli commerciali e industriali, che vantano un alto grado di competenze e specializzazione. A tutti dobbiamo offrire soluzioni e nuove opportunità di business. La nostra è l’unica filiera a cui è richiesta, a livello europeo, un’impegnativa e obbligatoria transizione energetica entro tempi più brevi rispetto ad altri settori”.
Secondo ANFIA è tempo per il legislatore, di dare vigore al comparto automotive italiano, non solo valorizzando la filiera dei produttori di componenti aftermarket, ma anche incentivando la domanda con lo stanziamento di nuovi ecobonus.
In merito all’incremento della produzione di automobili in Italia, ANFIA ha dichiarato: “ANFIA auspica che l’accordo con Stellantis possa concludersi in tempi brevissimi con l’impegno concreto dell’azienda ad accrescere le produzioni nazionali”.