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Kiton e Triennale Milano, una mostra dedicata a tailoring school

L'esposizione, curata da Luca Stoppini, è visibile dal 13 al 16 gennaio nel Salone d’Onore del Palazzo dell’Arte a Milano e fa parte di un progetto sulla formazione e sulla Scuola Alta Sartoria

Maestro e studenti all’opera nella Scuola di Alta Sartoria Kiton ad Arzano, Napoli. (Foto Luca Stoppini)
Maestro e studenti all’opera nella Scuola di Alta Sartoria Kiton ad Arzano, Napoli. (Foto Luca Stoppini)
12 gennaio 2024 | 12.53
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La valorizzazione della manualità, l’artigianato, il ricambio generazionale. La centralità di una professionalità che sconfina nella creatività, l’esercizio della pratica come complemento essenziale allo studio teorico, il concetto che si trasforma in realtà. E ancora: traghettare l’artigianalità dal verso i confini aperti della possibilità in un percorso di riqualificazione dei valori come il lavoro, la cura e la consapevolezza. Tutto con una condizione preliminare: la formazione. Inaugura oggi la mostra 'Tailoring school. A journey into education' curata da Luca Stoppini e promossa da Kiton e Triennale Milano, in programma dal 13 al 16 gennaio nel Salone d’Onore del Palazzo dell’Arte a Milano.

L'esposizione mette l’accento sull’importanza della formazione e sulla ridefinizione della sua funzione. Con questa mostra Kiton evidenzia quel risvolto della formazione che attiene all’insegnamento, cioè, al trasferimento delle conoscenze e delle competenze. "La formazione - spiega Antonio De Matteis, ceo il ceo di Kiton - non è uno strumento di marketing ma un investimento che gli imprenditori hanno il dovere di sottoscrivere. Fa parte della loro responsabilità sociale. Ecco perché bisogna partire dalla necessità di insegnare e non nascondersi dietro al finto paravento che i giovani non vogliono imparare. Occorre dare dignità e valorizzare l’apprendimento di un mestiere e di una professione anche dandogli un riconoscimento economico. Tanto più quando si parla di 'fatto a mano', cioè di quella creatività manuale che chiamiamo artigianato".

La stessa creatività che De Matteis continua a coltivare e a tenere al centro della visione imprenditoriale dell’azienda, una visione che 23 anni fa ebbe Ciro Paone, il fondatore, che nel 2000 aprì la Scuola di Alta Sartoria nella sede di Arzano, Napoli. "Triennale Milano nasce 100 anni fa come Mostra internazionale delle arti decorative di Monza - afferma Carla Morogallo, direttrice generale di Triennale Milano - ha quindi nel suo Dna le arti applicate e l’alto artigianato. Trasferitasi a Milano nel Palazzo dell’Arte nel 1933, nel corso delle edizioni anche il design industriale e la progettazione in senso lato si sono affiancati, diventando temi centrali. Ed è proprio per questo legame storico con l’alto artigianato e con la formazione in questo settore che da subito abbiamo sentito una vicinanza progettuale con Kiton, che da ventitré anni porta avanti uno straordinario progetto con la Scuola di Alta Sartoria".

Personalità brillante e visionaria, forte di una sapienza professionale indiscussa, proprio negli anni di passaggio del secolo, dal Novecento al Duemila, Ciro Paone intuì che la formazione doveva diventare centrale per la continuità non solo dell’azienda, ma di quella professione artigianale, la sartoria, che era punto fondante della sua Kiton. E ha inventato un metodo di insegnamento/apprendimento che, in una sorta di amalgama pratico e sentimentale, sviluppa l’effetto della fascinazione. In un salto temporale tra le culture del passato e del presente, Paone ha riportato all’attualità il valore storico di quando le Scuole d’arte e le Scuole artigiane gareggiavano per un’affermazione paritaria delle loro espressioni creative.

Aperta ai giovani dai 18 anni in su che abbiano completato il ciclo degli studi obbligatori, dall’anno della sua fondazione a oggi la Scuola di Alta Sartoria Kiton ha formato oltre 200 giovani, riuscendo a inserire l’80 per cento dei diplomati tra le file dei suoi Maestri di sartoria. E non solo nella sede aziendale: alcuni di loro lavorano in quelle aperte nei centri della moda internazionale, come la Sartoria Kiton a New York. "Il più grande risultato della Scuola prosegue De Matteis - è aver ribaltato il percepito negativo dei giovani verso il lavoro manuale assumendosi il compito di cambiare il modo dell’apprendimento e trasformando un obbligo in una fascinazione: la cura maniacale per il dettaglio e i tessuti di altissima qualità hanno trasformato il lavoro in un affascinante mezzo di espressione di creatività e di pratica manuale. Unito al fatto che l’apprendimento viene valorizzato anche attraverso un riconoscimento economico, durante i tre anni di corso i giovani sviluppano verso il lavoro manuale un fascino che le generazioni precedenti fanno fatica a capire ma che è l’indice di quanto sia cambiata la percezione dell’importanza del lavoro artigianale e manuale".

Nel 1956, conclude De Matteis, "Ciro Paone ha creduto fortemente nel valore dell’artigianato e, sebbene la cultura dell’epoca fosse orientata all’industrializzazione, ha fondato quella sartoria che oggi è il nucleo di Kiton. Quando nel 2000 ha creato la Scuola di Alta Sartoria Kiton sosteneva che, se non l’avessimo fatto non avremmo più avuto sarti.. E invece, degli oltre 200 giovani che hanno frequentato la Scuola, alcuni sono rimasti a lavorare da Kiton, altri hanno aperto le loro realtà artigiane. E questo dimostra, ancora una volta, come la Formazione possa tracciare una traiettoria lineare che dall’insegnamento e dall’apprendimento arriva all’occupazione e alla creazione di nuove imprese artigianali diffuse nei territori".

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