"Preannunciano una stagione migliore" dice lo stilista, che gioca con tutte le combinazioni floreali e i petali, appoggiati sui tessuti, ricamati o stampati
Vuole inviare un messaggio di grazia e di speranza Giorgio Armani, che per raccontare la sua donna per il prossimo autunno-inverno usa il linguaggio dei fiori d'inverno che "non ci sono" ma che, racconta scherzando, "ho inventato io". Una collezione giocata tutta sui fiori che sbocciano anche nel pieno dell’inverno, come simbolo di bellezza e rinascita. "Preannunciano una stagione migliore" ammette lo stilista, raccontando gli abiti in passerella, con decorazioni floreali che sbocciano sui lunghi cappotti, si appoggiano sui tessuti, sono ricamati e stampati.
E' il senso di un’eleganza armonica che è poi l’essenza del lavoro di Armani. Tantissimi i velluti e i colori spaziano dai blu notturni ai neri intensi, passando per i verdi scuri che appaiono però sempre luminosi e tattili. Ad accompagnare i petali anche delicate libellule ricamate, simbolo ulteriore di speranza. Per la sera gli abiti lunghi disegnano una figura slanciata e poetica. Sulla catwalk i riflettori sono tutti puntati su Gina di Bernardo, storica modella di Armani e volto intramontabile delle campagne pubblicitarie anni '80 e '90. (di Federica Mochi)